Covid, stato d’emergenza verso una proroga. Regioni, chi rischia zona gialla

Covid, stato d’emergenza verso una proroga. Regioni, chi rischia zona gialla
17 luglio 2021

È di 3.121 contagiati da Covid-19  e 13 morti il bilancio delle ultime 24 ore in Italia secondo il bollettino diffuso quotidianamente dal ministero della Salute. Ieri i nuovi casi erano stati 2.898, 11 i morti. Nelle ultime 24 ore 244.797 persone sono state sottoposte a tampone antigenico o molecolare. Il tasso di positività, che misura il rapporto tra nuovi casi e test, è dunque all’1,3%. Rispetto a ieri c’è un paziente in più ricoverato in terapia intensiva, nel saldo complessivo tra uscite (10) e ingressi (9). In totale sono 162 ora i pazienti in rianimazione. Crescono invece, seppur in modo ancora lieve, i ricoveri nei reparti ordinari: i pazienti in ospedale con sintomi sono ora 1.111, 23 più di ieri. I guariti dal Covid, sempre nelle ultime 24 ore, sono stati 2.328.

Intanto si registra un pressing delle Regioni per cambiare i criteri per definire i colori. Tra i parametri che potranno essere tolti, c’è l’incidenza dei casi. Al momento sono 19 le Regioni a rischio moderato, mentre Provincia autonoma di Trento e Valle D’Aosta sono a rischio basso. Dunque, anche in Italia la curva epidemiologica torna a salire, nella maggior parte dei casi a causa della diffusione della variante Delta del coronavirus. Se nessuna regione cambierà colore dal 19 luglio, la situazione potrebbe cambiare a partire dalla settimana successiva. Il 26 luglio potrebbe essere la data nella quale alcune zone dell’Italia torneranno a tingersi di giallo con la reintroduzione di alcune restrizioni. Si guarda con attenzione l’incidenza dei casi di ogni regione: sopra i 50 contagi ogni 100mila abitanti in una settimana si esce dalla zona bianca.

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Attualmente le regioni che rischiano di passare alla zona gialla sono la Sardegna, con un’incidenza di 33,2; la Sicilia, 31,8; il Veneto, 26,7; il Lazio, 24; la Campania, 21,7. Non c’è ancora nulla di certo perché alcune regioni hanno visto l’incidenza diminuire da una settimana all’altra e perché i parametri potrebbero cambiare. Il ministro della salute Roberto Speranza ha affermato che peserà di più il numero dei ricoveri sul passaggio da un colore all’altro di ogni territori. Dal monitoraggio Iss del 16 luglio si rileva che “il quadro generale della trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 torna a peggiorare in quasi tutte le Regioni e province autonome classificate a rischio epidemico moderato”. A rischio basso ci sarebbero solo Valle d’Aosta e provincia di Trento.

A preoccupare è la variante Delta che gli esperti ritengono possa diventare la prevalente in Italia e che, in altri Paesi con un’alta copertura vaccinale, ha portato a un aumento dei casi. Per contrastarla bisognerebbe realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi. Per quanto riguarda le regole nelle varie zone che escono dalla zona bianca, le misure potrebbero cambiare con una differenziazione tra coloro che sono vaccinati e chi non ha ancora ricevuto le dosi. Il Governo sta valutando se regolare gli accessi ai luoghi pubblici, ai ristoranti, ai bar e agli eventi limitandoli a chi ha il green pass, sul modello francese. L’ingresso sarebbe permesso, in questo caso, solo a chi è in possesso di certificazione verde Covid. Alcune Regioni, intanto, hanno varato alcune ordinanze che impongono tamponi per coloro che arrivano dall’estero, mentre il Governo dovrà valutare anche un’ulteriore proroga dello stato d’emergenza in scadenza il 31 luglio. Due le ipotesi: fine ottobre o fine dicembre.

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