Nelle ultime 24 ore crescono nuovi contagiasti e decessi. Secondo l’odierno bollettino del ministero della Salute, sono 4.522 i nuovi casi di positività al Covid-19 in Italia e 24 i morti. Ieri i nuovi contagi erano stati 3.117 e 22 le vittime. Alla definizione di questo incremento contribuisce l’elevato numero di tamponi e test effettuati: 241.890, contro gli appena 88.247 di ieri, quindi intorno ai 150mila in più oggi, e questo ha comportato una decisa discesa dell’indice di positività dal 3,5% di ieri all’attuale 1,9.
I casi in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 4.325.046, i morti 127.995. I dimessi ed i guariti sono invece 4.126.741, con un incremento di 2.418 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 70.310, in aumento di 2.074 unità nelle ultime 24 ore. Sono 189 le persone ricoverate in terapia intensiva, con un incremento di sette unità rispetto sempre a ieri. I ricoverati con sintomi sono 1.611, in aumento rispetto ai 1.512 di ieri. A livello territoriale, le Regioni con il maggior numero di contagi sono il Veneto (804), la Lombardia (641), il Lazio (543) e la Sicilia (436). Intanto, un approfondimento contenuto nel report periodico sui decessi dell`Istituto Superiore di Sanità, riporta che quasi 99 deceduti per Covid su 100 dallo scorso febbraio non avevano terminato il ciclo vaccinale, e fra quelli che invece lo avevano completato si riscontra un`età media più alta e un numero medio di patologie pregresse maggiori rispetto alla media.
Fino al 21 luglio sono 423 i decessi SARS-COV-2 positivi in vaccinati con “ciclo vaccinale completo” e rappresentano l`1,2% di tutti i decessi SARS-COV-2 positivi avvenuti dallo scorso 1 febbraio (in totale 35.776 decessi), scelto come data indice perché corrisponde alle cinque settimane necessarie per il completamento del ciclo vaccinale a partire dall`inizio della campagna. L`analisi è basata su un campione di 70 cartelle cliniche dei 423 decessi SARS-COV-2 positivi avvenuti fino al 21/07/2021 in vaccinati con “ciclo vaccinale completo” (16.5%). Rispetto alla totalità dei decessi per cui sono state analizzate le cartelle cliniche, nel campione dei deceduti con “ciclo vaccinale completo” l`età media risulta decisamente elevata (88.6 vs. 80 anni).
Inoltre, il numero medio di patologie osservate in questo gruppo di decessi è di 5,0 (mediana 5, Deviazione Standard 2,2), molto più elevato rispetto ai decessi della popolazione generale (3,7, paragrafo 3). Dopo l`insufficienza respiratoria acuta, le sovrainfezioni sono le complicanze maggiormente diffuse nelle persone decedute con ciclo vaccinale completo. Terapia antibiotica e steroidea sono le terapie più utilizzate su questi pazienti. “I risultati qui presentati – conclude il report – possono avere due possibili spiegazioni. In primis, i pazienti molto anziani e con numerose patologie possono avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all`infezione da SARS-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. In secundis, questo risultato può essere spiegato dal fatto che è stata data priorità per la vaccinazione alle persone più anziane e vulnerabili e che quindi questa rappresenta la popolazione con maggiore prevalenza di vaccinazione a ciclo completo alla data in cui è stata eseguita questa valutazione”.