Forze siriane abbattono 22 missili israeliani

Forze siriane abbattono 22 missili israeliani
20 agosto 2021

Le forze di difesa aerea siriane hanno abbattuto 22 missili lanciati da Israele in Siria utilizzando i sistemi Buk-M2E e Pantsir-S di fabbricazione russa. Non ci sono vittime tra il personale militare siriano né sono state distrutte infrastrutture a seguito di attacchi missilistici israeliani in Siria. Intanto, il Libano ha depositato alle Nazioni Unite una denuncia contro Israele per aver violato il proprio spazio aereo con aerei militari che dal sud-est di Beirut hanno lanciato dei missili che avrebbero colpito alcune postazioni di Hezbollah nei pressi di Damasco e di Homs.

Anche il capo della missione di Unifil, Stefano Del Col, denuncia via Twitter che “il sorvolo del territorio libanese da parte di aerei militari israeliani viola la risoluzione 1701 (che ha determinato la cessazione delle ostilità tra Israele e Hezbollah dopo la guerra del luglio 2006, ndr.) delle Nazioni Uniti e la sovranità libanese. Faccio appello all’esercito israeliano affinché cessi queste azioni che minacciano gli sforzi di Unifil per contenere le tensioni e costruire la fiducia tra le popolazioni locali”. Secondo l’agenzia stampa siriana Sana, “il nemico israeliano ha effettuato, intorno alle 23:03” di ieri “un assalto aereo con missili dal sud-est di Beirut, prendendo di mira alcune posizioni nei pressi di Damasco e intorno alla città di Homs”. Il sorvolo degli aerei militari israeliani è stato chiaramente udito in diverse parti del Libano, scrive L’Orient Le Jour. Due missili sono caduti nella regione di Qalamoun, zona di confine con il Libano.

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Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), missili israeliani hanno colpito la scorsa notte depositi di armi e postazioni militari di Hezbollah in un’area al confine tra le province di Homs e Rif Dimashqa, nel Sud-Ovest del Paese. Da parte israeliana, un portavoce dell’esercito israeliano intervistato dall’Afp ha dichiarato di “non commentare le informazioni dei media stranieri”. Il mondo politico libanese ha protestato, nonostante a Beirut non ci sia un governo in carica e i ministri siano quelli uscenti che ricoprono ad interim il loro incarico. Il primo ministro uscente Hassan Diab ha denunciato una “violazione della sovranità libanese”, precisando che “la traiettoria degli aerei (civili, ndr.) ha dovuto deviare giovedì sera a seguito degli attacchi israeliani dallo spazio aereo libanese”. Diab ha invitato “le Nazioni Unite e la comunità internazionale a condannare Israele e ad adottare misure per salvaguardare la sovranità del Libano e la protezione della risoluzione 1701”.

Il ministro degli Esteri e della Difesa libanese uscente, Zeina Acar, ha sporto denuncia all’Onu tramite il delegato permanente del Libano presso le Nazioni Unite, Amal Moudallali, denunciando il fatto che l’aeronautica militare israeliana “ha lanciato missili dallo spazio aereo libanese, sfacciatamente, mirati a obiettivi in Siria a bassa quota, provocando il panico tra i cittadini e ponendo una minaccia diretta e pericolosa per l’aviazione civile. Ciò costituisce una chiara violazione delle risoluzioni internazionali, in particolare la risoluzione 1701”. L’Orient Le Jour ricorda che nel mese di luglio i detriti dei missili israeliani abbattuti dalla difesa aerea siriana sulla provincia centrale di Homs sono caduti in Libano sui villaggi di Lehfed, nel distretto di Jbeil, e su quello di Majdal, nella Koura, senza provocare vittime. Dall’inizio della guerra siriana nel 2011, Israele ha effettuato incursioni regolari in Siria, prendendo di mira principalmente le forze iraniane e di Hezbollah, nonché le truppe del governo siriano. Il Libano ha già presentato diverse denunce contro Israele all’Onu a seguito di queste violazioni.

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