Salvini stoppa Giorgetti: “Ascolto tutti, ma decido io”

Salvini stoppa Giorgetti: “Ascolto tutti, ma decido io”
Matteo Salvini
5 novembre 2021

Matteo Salvini si dice “molto soddisfatto” dei lavori del consiglio federale della Lega. Il partito ha condiviso la linea a partire dal taglio delle tasse e sul progetto in Europa (ovvero: “a testa alta alternativi alla sinistra”). Salvini ha lodato “il lavoro pancia a terra sui Referendum sulla Giustizia” e ha ribadito: “Avanti con l`unità del Centrodestra, la Lega vanta più di 100.000 iscritti e più di 800 sindaci”. L’ex ministro continua a non volere sentir parlare del Partito popolare europeo. “Il Ppe non è mai stato così debole – ha detto Salvini – è impensabile entrare nel Partito popolare anche perché è subalterno alla sinistra. E noi siamo alternativi alla sinistra”. “Un bel consiglio federale – ha commentato Giancarlo Giorgetti -. Una bella discussione, il confronto è sempre positivo. Salvini ha ascoltato tutti, anch’io ho espresso le mie idee. La Lega è una, è la casa di tutti noi e Salvini ne è il segretario. Saprà fare sintesi, porterà avanti la linea”. 

In sostanza, altro che Ppe o semipresidenzialismo di fatto con larghe coalizioni, la Lega è nel centrodestra e accetta il sacrificio dell’unità nazionale solo per fronteggiare la pandemia, ma la linea è chiara ed è quella del segretario. Matteo Salvini ha riunito il consiglio federale del Carroccio per stoppare la sortita di Giancarlo Giorgetti. E ancor prima di iniziare la riunione, il leader della Lega ha voluto chiarire come stanno le cose: “Ascolto tutti e poi decido, come sono solito fare”. L’incontro prevede un solo esito possibile, la riconferma della “fiducia” nella linea del leader, ribadita – viene fatto sapere – da “tutti gli intervenuti”, compreso Giorgetti. Salvini replica punto su punto alle proposte del ministro. Entrare nel Ppe? Ma per carità, “Il Ppe non è mai stato così debole, è impensabile entrare nel Partito popolare anche perché è subalterno alla sinistra. E noi siamo alternativi alla sinistra”.

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E ha ribadito che la larga coalizione che sostiene Draghi non può che essere un’eccezione, il posto della Lega è nel centrodestra. “Stiamo affrontando questo periodo di governo di unità nazionale per superare la pandemia – ha evidenziato -. Il futuro che abbiamo in testa è un governo liberale, di centrodestra, fondato su alcuni valori: la difesa della famiglia, delle libertà e il taglio delle tasse”. In generale, ha insistito Salvini, “mi interessa parlare di flat tax o bonus ai genitori separati. Mi appassionano i temi concreti. Non di altro”. E per chiarire ancora meglio il concetto: “La visione della Lega è vincente, ne sono convinto. Non inseguiamo la sinistra, perché altrimenti perdiamo”. Una visione che Salvini blinderà all’assemblea programmatica dell’11 e 12 dicembre a Roma. E così il consiglio federale della Lega, alla fine, ha votato all`unanimità la condivisione della linea politica affidando mandato pieno al segretario Matteo Salvini sulla via della Lega nazionale.

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