Cop26: l’accordo imperfetto, l’Europa delusa

Cop26: l’accordo imperfetto, l’Europa delusa
13 novembre 2021

:one graduale” invece che di “eliminazione graduale” dell’uso del carbone. Un intervento a gamba tesa dell’ultimo minuto che ha fatto infuriare molti delegati, compresa l’Unione europea. 

Il presidente della Cop26 Alok Sharma si è detto “profondamente dispiaciuto” per la modifica: “Comprendo la profonda delusione, ma è vitale proteggere questo pacchetto”, ha detto Sharma prima che il Patto sul clima di Glasgow venisse approvato, in un momento di chiara difficoltà in cui è parso sull’orlo del pianto. “Il risultato della Cop26 è un compromesso, che rispecchia gli interessi, le contraddizioni e lo stato della volontà politica nel mondo di oggi. È un passo importante, ma non basta”, ha commentato il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “E’ tempo di entrare in modalità di emergenza. La battaglia per il clima è la battaglia delle nostre vite e questa battaglia deve essere vinta”, ha aggiunto.

Secondo l’inviato speciale americano per il clima, John Kerry, il piano “rafforza le ambizioni” a livello mondiale e “non si può permettere che l’ottimo sia nemico del buono”. L’accordo conferma l’obiettivo di limitare a 1,5 gradi centigradi il riscaldamento globale, rispetto ai livelli pre-industriali, obiettivo per il quale è necessario garantire significative riduzioni delle emissioni globali di gas serra, con emissioni zero entro il 2050. Il documento finale chiede quindi di “accelerare gli sforzi verso la riduzione graduale dell’energia a carbone” e di “eliminare gradualmente” i sussidi ai combustibili fossili, fornendo al contempo un sostegno mirato ai paesi più poveri e vulnerabili, in linea con i contributi nazionali, e riconoscendo “la necessità di sostegno verso una transizione giusta”. 

Ai paesi che sottoscrivono l’accordo viene chiesto di “rivedere e rafforzare” i loro obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 entro la fine del 2022, “tenendo conto delle diverse circostanze nazionali”. E ai paesi ricchi si chiede di “almeno raddoppiare” entro il 2025, rispetto ai livelli del 2019, i finanziamenti per sostenere l’adattamento dei paesi in via di sviluppo. “La Cop26 è finita. Ecco un breve riassunto: Bla, bla, bla. Ma il vero lavoro continua fuori da questi saloni. E noi non ci arrenderemo mai, mai”, ha scritto su Twitter l’attivista svedese Greta Thunberg.

Delusione dell’Ue

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“L’Ue avrebbe voluto andare oltre il testo proposto” in particolare sul carbone, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, alla sessione della Cop26 che dovrebbe precedere il voto finale, dichiarando “delusione” per il documento a cui è approdata la conferenza sul clima di Glasgow, ma chiedendo di approvarlo. “Sappiamo bene che il carbone non ha futuro”, ha affermato Timmermans, “detto questo, e non è una sorpresa che si parli di delusione, perché sappiamo che più tempo impieghi per eliminare il carbone, maggiore è il fardello che metti sulle economie, guardando alle conclusioni a cui siamo arrivati oggi, credo che ci aiuteranno ad andare nella direzione giusta”.

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