Il Movimento 5 stelle ostenta ottimismo al termine del confronto a palazzo Chigi con il governo nel quadro degli incontri programmati dal presidente del Consiglio Mario Draghi con l’obiettivo di fluidificare il percorso parlamentare della legge di bilancio. È stato lo stesso premier a volere questo confronto sulla manovra al fine di evitare che le fibrillazioni dei partiti in vista delle elezioni del presidente della Repubblica si riverberino sulla legge di Bilancio.
D’altronde, i tempi si accorciano e le Camere dovrebbero essere convocate in seduta comune già nella seconda metà di gennaio. E così incassato l’accordo di maggioranza sulla ripartizione degli 8 miliardi di tagli alle tasse, per Draghi ora in agenda c’è tutta l’altra fetta della manovra di Bilancio. Il capo del governo ha aperto al confronto con i partiti, ma a sua volta vuole richiamare al senso di responsabilità per scongiurare la tentazione di assalto alla diligenza. Anche perché la manovra arrivata al Senato in ritardo, ha tempi ormai strettissimi per essere approvata entro il 31 dicembre. E passerà dalla Camera solo per il via libera definitivo.
Si è trattato, riferiscono fonti stellate, di un incontro in un clima molto cordiale di ascolto: Draghi prendeva appunti, il ministro dell’Economia Daniele Franco interveniva su questioni tecniche. “Il M5S è stato parte attiva nel proporre una revisione del reddito di cittadinanza, ma abbiamo chiesto a Draghi che non ci siano più modifiche nel passaggio parlamentare della manovra. Il reddito di cittadinanza non deve subire ulteriori modifiche nel percorso parlamentare né nel merito né nella dotazione economica” le parole del capodelegazione del M5S Patuanelli al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio. “Il reddito è una misura necessaria per una società che sta pagando a caro prezzo pandemia”, ha aggiunto Patuanelli, che ha poi annunciato pubblicamente che Draghi “è d’accordo con noi”.
Dunque, i 5 stelle hanno ribadito i paletti per loro invalicabili sul reddito di cittadinanza, chiesto risorse per il Superbonus, per il caro bollette, anche intervenendo sulla fiscalità generale, e sulla coesione sociale, con la stabilizzazione del personale pubblico assunto in emergenza pandemia e il rafforzamento di scuola e sanità. Patuanelli, accompagnato dai capigruppo parlamentari della Camera Davide Crippa e del Senato Mariolina Castellone, ha guidato la rappresentanza che ha incontrato il premier.
Draghi ha rassicurato i suoi interlocutori sul fatto che “il punto di caduta trovato in legge di bilancio sarà rispettato”, garantisce Castellone. Più difficile, ammettono le fonti stellate, la partita sul Superbonus, con il tetto Isee per gli incentivi per le abitazioni unifamiliari che il governo ha fissato a 25mila euro e invece i 5 stelle vorrebbero innalzare almeno a 40mila. “Ma il ministro non ha detto di no, e su questa questione c’è l’accordo anche delle altre forze politiche”, precisa Castellone. Il calendario delle “consultazioni” proseguirà oggi con le delegazioni di Lega, Pd e Forza Italia, mentre mercoledì mattina sarà il turno delle “piccole” compagini di Italia Viva, Azione, Coraggio Italia, Liberi e Uguali e Autonomie-Maie.