Tel Aviv è la città più cara al mondo in cui vivere secondo la classifica stilata dal settimanale The Economist che sottolinea come i problemi di approvvigionamento a causa del Covid e delle restrizioni abbiano fatto salire i prezzi quest’anno in molte città. Al secondo posto Parigi, che nel 2020 era in vetta, e Singapore; seguono Zurigo, Hong Kong, New York, Ginevra, Copenhagen, Los Angeles e Osaka. All’ultimo posto la capitale della Siria Damasco che sta vivendo un’inflazione molto alta, così come Caracas, Buenos Aires e Teheran. Quest’ultima ha fatto registrare il balzo maggiore, passando dalla 79esima alla 29esima posizione. Per Roma, invece, il crollo maggiore in classifica, di ben 16 posizioni: è 48esima.
Il settimanale ha esaminato i prezzi di oltre 200 prodotti e servizi in 173 città del mondo. Gli ultimi dati raccolti risentono dell’aumento dell`inflazione che nel 2021 è salita del 3,5% su base annua. Nel 2020 era all’1,9%. I problemi della catena di approvvigionamento, le fluttuazioni dei tassi di cambio e le variazioni della domanda dei consumatori hanno portato all’aumento dei prezzi delle materie prime e di altri beni. L’aumento più forte ha riguardato i trasporti con il prezzo della benzina al litro in crescita del 21% in media nel 2021. Altri forti aumenti hanno riguardato il tabacco e l’intrattenimento.