Sarà Valérie Pécresse a rappresentare la destra neogollista nella sfida per l’Eliseo del prossimo aprile. La presidente della regione Ile-de-France, ha ottenuto il 60,95% dei voti alle primarie dei Républicains, battendo Eric Ciotti, deputato di posizioni più marcatamente di destra, che si è fermato al 39% delle preferenze.
“La destra repubblicana è tornata”, sono state le prime parole da candidata alla presidenza, che ha promesso “di far tornare la Francia nella serie A dei Paesi”. Poi la sfida diretta: vincerò le elezioni, ha detto, “volteremo la pagina di Macron, che ha una sola ossessione, piacere, mentre io ho una sola passione, agire”. Una sfida di facciata, secondo la leader dell’estrema destra Marine Le Pen, che si è detta “sconfortata per gli elettori di Les Républicains, perché in realtà Pécresse è forse la più macronista di tutti i candidati di questa competizione interna al partito”.
Pécresse, 54 anni, ha una lunga esperienza di partito e anche di governo, rappresenta l`anima più moderata e gollista dei Républicains, ed è stata sostenuta nel duello con Ciotti dai due candidati già eliminati: il favorito della prima ora Xavier Bertrand e l`ex capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier. Nel 2019 aveva lasciato il partito in polemica con il passaggio a posizioni più a destra, poi è tornata quest’anno per partecipare alle primarie vinte oggi.