Juncker promuove Renzi: “Fiducia nelle sue riforme”

Juncker promuove Renzi: “Fiducia nelle sue riforme”
19 dicembre 2014

di Giuseppe Novelli

“Quello che abbiamo fatto in questa Commissione nei confronti della Francia e dell’Italia dandogli più tempo visto che avevano difficoltà a sistemare le cose nelle scadenze previste è un segno di fiducia”. Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in un’intervista rilasciata a Sky Tg24. “Quando un governo mi scrive che farà delle riforme strutturali io gli credo quindi, sì, ho fiducia nel governo Renzi”, ha aggiunto il presidente. “Ora vedremo a marzo se l’Italia ha portato avanti le riforme strutturali necessarie e da questo punto di vista – ha spiegato – bisogna riconoscere che il governo Renzi non è stato certo inattivo in materia di riforme”. Quanto al mercato del lavoro, Juncker ha sottolineato che “ho grande ammirazione nei confronti dell’azione del governo Renzi in materia di riforma del mercato del lavoro. Sono stato ministro del Lavoro nel mio paese e l’articolo 18 per me non ha segreti. Renzi – ha concluso – è il primo primo ministro che non fa marcia indietro di fronte all’opposizione di quelli che non vogliono cambiare nulla”. Dal canto suo il premier Renzi plaude al piano Juncker: “Mi pare che un passo in avanti sia stato fatto, va nella nostra direzione – ha detto – Il piano Juncker va nella direzione di considerare gli investimenti fuori dai confini del Patto di Stabilità, ma finché non vediamo le conclusioni dei lavori non siamo in grado di dirlo”.

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Bruxelles, consiglio Unione europea
Al via Consiglio Ue: sul tavolo piano Juncker e Ucraina. Al via a Bruxelles il primo Consiglio europeo presieduto dall’ex premier polacco Donald Tusk. Sul tavolo del vertice, l’ultimo del semestre di presidenza italiana dell’Ue, il piano di investimenti presentato dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha più volte definito il piano da 350 miliardi «un primo passo avanti importante» che va “rafforzato” anche alla luce del peggioramento delle condizioni economiche internazionali. Dai capi di Stato e di Governo dell’Ue è atteso un via libera e un supporto politico all’accordo, con l’indicazione di una road map con le tappe da affrontare nei prossimi sei mesi. Nel working dinner di questa sera i leader Ue torneranno ad affrontare la questione Ucraina, nel tentativo di coinvolgere la Russia nel processo di riforme avviato da Kiev.

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