Anche oggi il dato dei nuovi positivi al Covid-19 è influenzato dai pochi tamponi effettuati durante le festività. Lo testimonia ancora una volta il tasso di positività che torna a una cifra, ma rimane molto alto. Purtroppo invece subisce un’impennata il numero dei morti, quindi in netto aumento rispetto alle vittime registrate ieri. Ma soprattutto si registra un nuovo forte rialzo della pressione sugli ospedali. In cifre, secondo l‘odierno bollettino del ministero della Salute sull’emergenza Coronavirus, sono 30.810 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 24.883) e 142 i decessi (ieri 81), registrati in Italia nelle ultime 24 ore.
Il numero di italiani che, da inizio pandemia a oggi, hanno contratto il virus è arrivato a oltre 5,6 milioni e le vittime complessive si attestano 136.753 da febbraio 2020. Sono poco più di 5 milioni le persone guarite o dimesse, mentre quelle attualmente positive sono in tutto 537.504, 20.665 in più rispetto a ieri (+16.373 il giorno prima). Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi processati sono stati 343.968, ovvero 126.916 in più rispetto a ieri quando erano stati 217.052, mentre il tasso di positività, ieri all’11,5%, oggi è pari 8,9%. Sul fronte del sistema sanitario, aumentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva: sono +503 (ieri +328) i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari, per un totale di 9.723 ricoverati. Sono +37 (ieri +18) i posti letto occupati in terapia intensiva. Con 100 ingressi in rianimazione (ieri 85), i malati più gravi sono ora 1.126.
Quarta dose a giugno
“A gennaio l’impennata dei contagi sarà impetuosa, ma l`Italia quest`anno ha lottato bene contro il virus. Però non si tornerà al lockdown, non per tutti almeno”. Non sarà il 2022 l’anno in cui ci libereremo dal Covid-19: ne è sicuro Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all`università Cattolica di Milano, intervistato da Il Messaggero. Quello che sta per iniziare però è l`anno in cui, secondo lui, impareremo a controllarlo grazie ai vaccini. Gli obiettivi da centrare sono ‘spingere’ le terze dosi, portare avanti l`impegno di persuadere i No vax e compiere ‘un salto di qualità’ nella gestione delle scuole.
“Quest`anno ci ha visti combattere, molto e in maniera adeguata. L`onore delle armi, per così dire, ci è stato riconosciuto da tutti”, ha sottolineato, “Però abbiamo subito la conseguenza delle scelte sbagliate di altri. Non è un caso che le tre varianti che hanno caratterizzato il 2021, siano arrivate da paesi simbolo. La prima dal Regno Unito, che non ha fatto nulla per fermare il virus. La seconda dall`India, che aveva abbassato la guardia. E quest`ultima dal Sudafrica, dove si è diffusa perché la copertura vaccinale è minima. Ora finiamo il 2021 con una quarta ondata superiore per casi alle precedenti e la necessità di accelerare sulla terza dose”. Quello sulla quarta dose, ha chiarito, “è un discorso prematuro. Ripeto: ora bisogna accelerare sulla terza dose. Poi sì, ci sarà bisogno di una quarta, ma io la chiamerei “richiamo”. E comunque non si partirà prima di alcuni mesi, a maggio o giugno”.
Sileri: revisione quarantena, ma non ora
Revisione della quarantena? “Si attende il parere del Cts, sarà necessario revisione quarantena, non credo sia questo il momento per la revisione”: così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a Sky Tg24. “In questo momento circola sia Omicron che Delta, responsabile dei ricoveri e delle terapie intensive – prosegue Sileri – credo sia auspicabile la variazione della quarantena, ma non oggi: fra una-2 settimane. Abbiamo due varianti che circolano. Apetterei qualche dato conclusivo in più”. Sileri ha confermato che “la stragrande maggioranza delle terapie intensive sono prevalentemente non vaccinate”. In ogni caso, Sileri è convinto che “è verosimile che si arrivi a 100mila contagi al giorno. Ma se non diventano ricoveri e carico della terapia intensiva, non ci saranno ripercussioni. Non anticipo chiusure. Se vediamo Gran Bretagna notiamo che Omicron è più benigno della variante Delta”.