Mondo crypto: facciamo il punto su Bitcoin

Mondo crypto: facciamo il punto su Bitcoin
31 gennaio 2022

Bitcoin continua ad essere l’osservato speciale del settore crypto, con previsioni decisamente rosee anche per il 2022. Di questo grande interesse nei confronti del token è un esempio ciò che sta accadendo in Germania, con la Borsa tedesca trainata dagli investimenti in Bitcoin che hanno raggiunto traguardi importanti. La pressante richiesta di token digitali è evidente, sia da parte di investitori istituzionali che non, e la causa va rintracciata, almeno in parte, nella volontà di mettere al riparo i capitali dall’aumento dell’inflazione, che in Europa sta raggiungendo un livello preoccupante.

Il settore criptovalutario, tuttavia, sta attraversando una fase delicata a causa delle sempre più frequenti ingerenze a livello politico che tentano di normarne l’andamento. Se nel Vecchio Continente, però, non vi è ancora né un’iniziativa comune proveniente dall’Unione Europea, né tantomeno una volontà in questo senso da parte dei singoli paesi, negli Stati Uniti la presidenza Biden si è più volte espressa circa la necessità di intervenire sul sistema della finanza decentralizzata.

Gli ultimi sviluppi su Bitcoin

Per quanto riguarda la situazione americana, le preoccupazioni che agitavano il comparto delle criptovalute in seguito alla notizia di un imminente regolamentazione del settore, vanno di pari passo con iniziative sorprendenti ad opera dei singoli stati federali. Secondo quanto riferito da criptovaluta.it, infatti, lo stato dell’Arizona ha avanzato una proposta di legge, presentata dalla senatrice Rogers, per equiparare il Bitcoin al dollaro. Se così fosse, la più importante criptovaluta del mondo andrebbe ad affiancare ufficialmente la storica moneta americana, diventandone un’alternativa perfettamente legale. La prospettiva di un token digitale alternativo al dollaro in corso di validità non è un’idea così impossibile dato il vasto consenso d’opinione formatosi recentemente attorno a BTC.

Il fatto che questa proposta di legge arrivi da una senatrice repubblicana è segno che sul fronte della regolamentazione criptovalutaria in America si sta giocando una partita che è, in parte, anche politica: alcuni stati, come, appunto, l’Arizona, il Texas e la Florida, sono a favore dell’introduzione di Bitcoin in tutti i settori della vita pubblica del paese, mentre altre forze politiche, fra cui la presidenza democratica di Biden, non sembrano così propensi ad accettare la proposta.

Investire in Bitcoin

Chi desidera investire in Bitcoin ha sostanzialmente due modi per farlo, la cui scelta dipende dagli obbiettivi a lungo termine e dalla propria disponibilità economica. L’utente che sta progettando un investimento a lungo termine (con un arco temporale che può andare da qualche mese a qualche anno), può prendere in considerazione l’idea di acquistare della criptovaluta da un exchange specializzato. In questo caso, una volta entrati in possesso dei token, essi si dovranno tenere all’interno di un wallet, ovvero di un vero e proprio portafoglio elettronico. Nel caso in cui si avesse la necessità di investire a breve o brevissimo termine, è consigliabile invece aprire una posizione presso una piattaforma di trading specializzata e utilizzare questa modalità di compravendita rapida e sicura.

Una volta scelto il broker presso il quale attivare il proprio account (che deve essere in possesso delle principali regolamentazioni internazionali per non rischiare di incorrere in qualche truffa), si può iniziare a fare trading, sfruttando le interessanti opportunità messe a disposizione dalle piattaforme. Fra queste, un’opzione in genere molto apprezzata è quella dei CFD. I CFD, la cui sigla sta contracts for difference, sono uno strumento finanziario di tipo derivato che permette anche a chi non dispone di un ingente capitale di poter investire in un asset. L’utente, infatti, non lo compra direttamente, bensì si limita a speculare sull’andamento del suo sottostante, con un notevole risparmio economico.

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