Ucraina, altri soldati statunitensi arrivano in Polonia. Trilaterale Scholz-Macron-Duda

Ucraina, altri soldati statunitensi arrivano in Polonia. Trilaterale Scholz-Macron-Duda
7 febbraio 2022

Altri soldati e veicoli statunitensi arrivano in Polonia come parte delle mosse della Nato per inviare truppe extra dopo le accuse alla Russia che possa invadere l’Ucraina. Il presidente Joe Biden ha deciso di inviare forze americane in Polonia per proteggere i Paesi membri della Nato, mentre i diplomatici lavorano furiosamente per cercare di persuadere la Russia a ritirare le sue truppe dal confine con l’Ucraina. Domani 8 febbraio il cancelliere tedesco Olaf Scholz (reduce dall’incontro con Joe Biden) con il presidente francese Emmanuel Macron (dopo il suo incontro con Vladimir Putin) terranno una trilaterale con Andrzej Sebastian Duda presidente della Repubblica di Polonia (che vede oggi Ursula Von Der Leyen).

E così dopo una serie di conversazioni telefoniche con i suoi omologhi russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente francese Emmanuel Macron si recherà oggi a Mosca e domani a Kiev per negoziare una “de-escalation” delle tensioni nella regione. In vista della sua missione diplomatica. Ieri il capo dello Stato francese ha avuto un nuovo colloquio con il suo omologo americano Joe Biden in una “logica di coordinamento”. “Entrerà in contatto” con i leader di Russia e Ucraina, “avvierà i negoziati nei termini più chiari possibili”, ha affermato la presidenza francese. “Non si tratta di risolvere tutto”, ma di andare verso una “de-escalation”. Nella crisi ucraina Macron sta procedendo con cautela, avendo cura di consultare in ogni fase i suoi alleati, dall’americano Joe Biden al polacco Andrzej Duda. Durante il fine settimana, il capo di Stato ha avuto colloqui con il primo ministro britannico Boris Johnson, il capo della Nato Jens Stoltenberg e i leader dei tre paesi baltici, il presidente lituano Gitana Nauseda e i primi ministri di Lettonia, Krisjanis Karins, ed Estonia, Kaja Kallas. 

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“In caso di invasione dell’Ucraina da parte della Russia “siamo pronti a compiere insieme ai nostri alleati tutti i passi necessari” ha invece spiegato il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un’intervista al Washington Post nell’immediata vigilia del suo incontro alla Casa Bianca con il presidente Joe Biden, rispondendo a una domanda sulla possibilità di uno stop al gasdotto Nord Stream 2. “Abbiamo un accordo molto chiaro con il governo degli Stati Uniti sul transito del gas e sulla sovranità energetica in Europa”, ha detto Scholz. “Abbiamo anche già convenuto che sosterremo l’Ucraina, che lotteremo intensamente per il transito del gas attraverso l’Ucraina e che saremo molto forti se questo transito di gas sarà messo in pericolo. Inoltre, è assolutamente chiaro che in una situazione come questa tutte le opzioni sono sul tavolo”.

In sostanza, per Scholz, la Russia pagherà “un prezzo molto alto” in caso di invasione dell’Ucraina e la risposta di Stati Uniti, Unione europea e Nato sarà “unita e risoluta”. “Stiamo lavorando molto duramente con i nostri alleati nella Nato e nell’Unione Europea per chiarire cosa possiamo fare nella situazione specifica” di un attacco russo all’Ucraina, ha detto Scholz, che il 14 febbraio sarà a Kieve e il giorno dopo si recherà a Mosca per incontrare Vladimir Putin. Il messaggio che il cancelliere tedesco porterà al leader del Cremlino è che “ci sarà un prezzo molto alto se la Russia interverrà in Ucraina con le sue truppe militari”. “D’altra parte”, ha aggiunto Scholz, “stiamo lavorando molto duramente per utilizzare tutti i canali di dialogo che abbiamo ora: colloqui tra gli Stati Uniti e la Russia, il Consiglio Nato-Russia, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, e ovviamente anche il formato Normandia”.

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