Dopo “La grande bellezza” nel 2014 Paolo Sorrentino ci riprova con “E’ stata la Mano di Dio”, l’opera più intima del regista napoletano è infatti nella cinquina delle nomination annunciata oggi come miglior film straniero. La cerimonia si terrà nella notte di domenica 27 marzo a Los Angeles. Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar Paolo Sorrentino la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. “È stata la mano di Dio” uscirà in cinema selezionati il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre 2021.
“Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre. Per arrivare fin qui, c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio” la dichiarazione del regista tornato a Napoli per raccontare la sua città negli anni ottanta, quella degli anni di Maradona. A contendere l’Oscar a Sorrentino saranno il film giapponese “Drive my car” di Ryusuke Hamaguchi, il danese “Flee” di Jonas Poher Rasmussen (che ha avuto la nomination anche tra i film d’animazione), “Lunana: a yak in the classroom” di Pawo Choyning Dorji (Bhutan) e “La persona peggiore del mondo” del norvegese Joachim Trier. “È stata la mano di Dio” era già stato premiato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia con il Leone d’argento – Gran premio della giuria e il premio Mastroianni per l’esordiente protagonista Filippo Scotti.