A sorpresa oggi l’aula di Montecitorio all’unanimità ha “stralciato” l’agricoltura biodinamica dalla legge che mira a tutela e aiutare lo sviluppo del biologico. Alla decisione avrebbe contributo la moral suasion del Quirinale che avrebbe fatto sapere informalmente attraverso i suoi uffici che alcune cose andavano modificate. Insomma Mattarella ha ascoltato le osservazioni degli scienziati e in particolare del premio Nobel Giorgio Parisi. Già dallo scorso anno, la comunità scientifica italiana ha manifestato una netta opposizione a questa apertura sulle tecniche biodinamiche. E la senatrice e scienziata Elena Cattaneo, che a palazzo Madama ha presentato invano emendamenti soppressivi di quella parte del testo, aveva detto nel maggio scorso in occasione della discussione generale: “provo sconcerto, sconforto e, quindi, dissento di fronte alla legittimazione per via parlamentare nell’ordinamento di uno dei Paesi più avanzati al mondo di pratiche antiscientifiche, esoteriche e stregonesche”, e, alla fine, è stata l`unica a votare contro.
Parisi aveva lanciato un appello a Sergio Mattarella per chiedergli di interessarsi alla questione. E il capo dello Stato, gli aveva risposto nel suo intervento dello scorso novembre all`università La Sapienza di Roma, per l`inaugurazione dell`anno accademico: “È una questione che sta in Parlamento e io, notoriamente, non posso pronunciarmi – aveva detto -. Ma posso ben dire che, perché diventi legge, vi sono alcuni altri passaggi, anche parlamentari anzitutto, che rendono lontana questa ipotesi”. Ma ci sono voluti altri mesi per arrivare al risultato di oggi dal momento che nel corso dell’esame in commissione Agricoltura a Montecitorio l’unico a battersi contro l’agricoltura biodinamica continuava a essere solo il deputato di Più Europa Riccardo Magi che ha ripresentato, unico, gli emendamenti soppressivi in Aula che oggi sono stati approvati all’unanimità.
Proprio Magi intervenendo in Aula ha sottolineato che “oggi il Parlamento, con l’intervento emendativo di questa mattina, ha dimostrato di saper ascoltare sia gli appelli che sono arrivati dal mondo della scienza e, in particolare, ancora negli ultimi giorni, dal professor Parisi, premio Nobel, che giustamente quest’Aula ha salutato con una standing ovation nel momento in cui è stata annunciata l’assegnazione del premio, sia la risposta che al professor Parisi, alla fine di novembre, aveva dato sul punto il Presidente Mattarella, che quest’Aula di nuovo cinquanta volte ha applaudito non più tardi di una settimana fa. Quindi, è una vittoria del Parlamento!”.