Azzurre da leggenda: Goggia argento, Delago bronzo

Azzurre da leggenda: Goggia argento, Delago bronzo
Sophia Goggia Nadia Delago
15 febbraio 2022

Straordinaria impresa di Sofia Goggia nella discesa femminile alle Olimpiadi di Pechino 2022. Sulla “Rock” di Yanqing, la campionessa bergamasca – a soli 23 giorni dall`infortunio patito a Cortina d`Ampezzo – ha messo in scena un ritorno in pista che solo un`atleta del suo calibro avrebbe potuto immaginare. La ventinovenne finanziera si è lasciata andare ad un urlo liberatorio al traguardo dopo una prova maiuscola, con una discesa meravigliosa, che l`è valso il secondo posto a 16 centesimi dalla vittoria. Per Goggia si tratta della seconda medaglia olimpica consecutiva dopo l`oro in discesa a PyeongChang 2018.

Al terzo posto una meravigliosa Nadia Delago, all`esordio assoluto alle Olimpiadi, bravissima a contenere nel tratto centrale e scatenarsi in quello conclusivo, dove ha retto il ritmo della vincitrice per prendersi una medaglia bellissima quanto indimenticabile. Tredicesima medaglia per l`Italia a Pechino 2022. Non si erano mai viste due azzurre sullo stesso podio olimpico in discesa nella storia dello sci, con l`unico precedente – ma in supergigante – alle Olimpiadi di Salt Lake 2002 con l`oro di Daniela Ceccarelli ed il bronzo di Karen Putzer.

Medaglia d`oro che è andata all`elvetica Corinne Suter, fissando il cronometro sul miglior tempo di 1`31″87, regalando così il quarto oro alla sua nazione, con un recupero di ben 34 centesimi nel tratto finale di scorrimento del tracciato. Ma non finisce alle due medaglie la giornata dell`Italia con una grande Elena Curtoni, partita con il pettorale numero uno, autrice di una splendida gara che l`ha vista chiudere al quinto posto dietro la tedesca Weidle, a 1″00 dal primo posto. Undicesimo posto per Nicol Delago, arrivata a 1″82 dalla Suter.

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Delago: “Il giorno più bello della mia carriera”

La storica giornata dello sci alpino azzurro a Pechino è coronata dal terzo posto di Nadia Delago, bronzo all`esordio assoluto alle Olimpiadi. L’azzurra ha retto il ritmo della vincitrice Corinne Suter per prendersi una medaglia bella quanto indimenticabile. “E’ il giorno più bello della mia carriera. Sono felice, devo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato a vincere questa medaglia – ha detto – Ho sognato di partecipare ai Giochi, ma vincere una medaglia sembrava una cosa lontana. Sono andata bene nelle ultime gare di Coppa del mondo, ho sfiorato il podio per pochi centesimi. Incredibile averlo centrato all’Olimpiade. Non ho capito subito in che posizione fossi, quando ho visto il mio nome non potevo crederci”. 

“Sono molto felice della mia prestazione. La prima parte non è stata molto buona, ma poi ho detto ‘Ora devi scendere subito e spingere’. Sono molto, molto felice, non so cosa dire.” Sull’essere a Pechino con la sorella maggiore Nicol (undicesima con il tempo di 1:33.69): “È così speciale che siamo qui insieme. La mia prima Olimpiade con lei, è incredibile. Ci aiutiamo a vicenda e sono così grata che siamo venute qui insieme”.

Goggia: avevo in testa solo vittoria, ma benissimo così!

“Quando vivi senza aspettative, ti si apre l’infinita costellazione delle possibilità: anche se a dire la verità io avevo solo una cosa in testa, che era chiaramente vincere la discesa. Però benissimo così!”. Dopo l’incredibile argento alla discesa libera alle Olimpiadi invernali di Pechino, Sofia Goggia è giustamente il ritratto delle felicità: da Casa Italia, ai microfoni di Sky Sport24, racconta le sue emozioni.

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Ha fatto venire i brividi “probabilmente a tutte le persone che si sono alzate nel cuore della notte in Italia per seguirci in questa spedizione cinese. Le ringrazio veramente di cuore”, racconta, spiegando come ha vinto la paura dell’infortunio a Cortina che aveva messo in forse la sua partecipazione a Pechino 2022, in cui ha dovuto rinunciare al ruolo di portabandiera per prepararsi meglio, “A dire la verità non so bene (come ho fatto a non avere paura), perché nei giorni precedenti ne ho avuta molta. Il primo giorno sugli sci in Cina scendevo e piangevo sotto la maschera, non mi facevo vedere dal mio allenatore. Avevo paura a sciare, ad appoggiarmi sulla gamba sinistra, però sapevo che avrei avuto qualche giorno per poter migliorare la situazione. Poi ho messo gli sci da discesa, ho lavorato su quella sensazione prima di tutto ed è come se già in posizione mi fossi sentita più sicura di ciò che avevo sotto i piedi e di quello a cui sarei andata incontro. Quindi non me lo so spiegare, ma sono grata che sia stato così”.

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