Due italiane su tre sono sessualmente insoddisfatte

Due italiane su tre sono sessualmente insoddisfatte
27 dicembre 2014

Tredici milioni di donne italiane, cioè due su tre, sono scontente della loro vita sessuale perché i rapporti sono inadeguati e troppo sporadici, mentre sono 11 milioni gli uomini che non si sentono appagati sotto le lenzuola. E ancora: sei donne su dieci vorrebbero discuterne con il medico con il partner: lui, però, in caso di disturbi sessuali, spesso fa finta di niente o addossa la colpa alla donna. E’ quanto emerge da un’indagine condotta su tremila uomini e donne tra i 18 e i 65 anni, presentata in occasione del XI congresso nazionale della Società italiana di andrologia medica e Medicina della sessualità.

Il 20% degli uomini preferisce evitare di parlare dei propri disturbi sessuali, mentre il 95% delle donne vuole discuterne e il 60% crede opportuno trovare rimedi in due. “I risultati dipingono uomini e donne con una consapevolezza diversa del benessere sessuale e di ciò che vorrebbe dai rapporti – spiega Mario Maggi, presidente Siams e ordinario di Endocrinologia dell’università di Firenze -. Le donne oggi si rendono conto che un disturbo di lui può avere ripercussioni anche sul proprio benessere e vogliono cercare soluzioni: la disfunzione erettile, uno dei disturbi sessuali più comuni che spesso si associa ad anorgasmia nella partner, è ritenuta un problema della coppia da affrontare in due dal 57% delle donne e appena il 22% degli uomini”.

Colpisce, poi, la mancanza di dialogo: in caso di disfunzione erettile, il 20% degli uomini non vuole parlarne affatto mentre il 95% delle donne ritiene sia un problema da affrontare. E c’è perfino un 25% di uomini secondo i quali è giusto che a trovare una soluzione sia soltanto lei, autoassolvendosi da ogni ‘responsabilità’. I dati indicano che il 75% degli uomini pensa di dover andare da solo dal medico mentre il 59% delle donne vorrebbe accompagnare il partner, per discutere del disturbo come di un problema di coppia.

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