Il presidente finlandese Sauli Niinistö e la primo ministro Sanna Marin hanno annunciato oggi, con una dichiarazione congiunta, di essere favorevoli alla richiesta di adesione del loro Paese alla Nato senza ulteriori indugi. La posizione dei leader della Finlandia non costituisce ancora una decisione formale sull’adesione all’Alleanza atlantica. Il governo di coalizione e il presidente, infatti, dovranno comunicare una decisione definitiva nei prossimi giorni, secondo l’Ufficio della primo ministro Marin. Questa indicazione sarà poi sottoposta a un voto in Parlamento, previsto all’inizio della prossima settimana.
L’approvazione del Parlamento appare scontata. Il parlamentare Johannes Koskinen ha detto alla Cnn che si attende un via libera a stragrande maggioranza. “Penso che in plenaria forse circa 180 su 200 siano favorevoli all’adesione”, ha commentato. Più del 75% dei finlandesi sostiene l’adesione della Finlandia all’Alleanza atlantica, secondo gli ultimi sondaggi dei media statali. Il Paese condivide un confine di 800 miglia con la Federazione russa. Se Finlandia e Svezia decidessero di proseguire sulla strada dell’adesione, il processo “avanzerebbe rapidamente” e sarebbero messe in atto misure provvisorie fino a quando i due Paesi non diventeranno membri ufficiali della Nato, ha affermato ad aprile il segretario generale Jens Stoltenberg. Intanto, il quotidiano locale Iltalehti, riporta che la Russia potrebbe tagliare le forniture di gas alla Finlandia domani, ventiquattro ore dopo l’annuncio delle autorità finlandesi sulla richiesta di adesione “senza indugio” alla Nato. I principali politici finlandesi sono stati avvertiti che Mosca potrebbe interrompere le forniture di gas da domani, ha riportato il quotidiano, citando fonti anonime e senza specificare da dove provenisse l’avvertimento. Se il gas russo fosse interrotto, causerebbe gravi problemi ad alcune industrie e produzioni alimentari finlandesi, ha riferito Iltalehti.