Il comandante del Battaglione Azov, il tenente colonnello Denis Prokopenko, ha diffuso un breve video dall’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol in cui dichiara che la leadership militare ha “dato ordine di preservare la vita e la salute dei soldati della guarnigione e di smettere di difendere la città”. Il messaggio implica che coloro che restano nell’impianto intendono lasciare la zona nel prossimo futuro e si ritiene che ci siano ancora centinaia di combattenti all’interno della struttura.
Prokopenko ha aggiunto che “nonostante i pesanti combattimenti e la mancanza di forniture abbiamo sostenuto le nostre tre priorità: civili, feriti e morti. I civili sono stati evacuati”, “coloro che erano gravemente feriti hanno ricevuto l’assistenza necessaria” e sono stati evacuati verso i territori controllati dall’Ucraina. “Per gli eroi caduti, il processo è in corso. Spero che nel prossimo futuro le famiglie e tutti gli ucraini potranno seppellire i loro soldati con onore”, ha concluso.
Intanto, il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, nel corso di un incontro al ministero riportato dall’agenzia Ria Novosti ha fatto sapere che sono 1.908 i soldati ucraini che si sono arresi finora nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove “prosegue l’assedio”. “L’assedio prosegue nell’impianto di Azovstal. I civili che erano stati trattenuti dai nazionalisti ucraini sono stati evacuati: sono state salvate 177 persone, tra cui 85 donne e 47 bambini. A tutti è stata fornita assistenza medica e psicologica. I nazionalisti bloccati nell’impianto hanno cominciato ad arrendersi. Al momento, 1.908 persone hanno deposto le armi”, ha detto Shoigu.