I turisti si affollano sul sito del vulcano Fagradalsfjall vicino alla capitale dell’islanda Reykjavik, dopo l’apertura di una nuova bocca che sputa lava e lapilli. Il vulcano, che si trova nella penisola di Reykjanes, nel sud-ovest del paese, a circa 40 chilometri dalla capitale Reykjavik, aveva già eruttato per sei mesi fra marzo e settembre del 2021. Prima di allora era stato inattivo per oltre 6mila anni.
E così dopo vari giorni di attività sismica più intensa del solito, mercoledì il vulcano Fagradalsfjall ha eruttato. La lava ha cominciato a colare da una fenditura laterale della montagna in una valle disabitata, attirando residenti e turisti con la sua spettacolare eruzione. Il dipartimento della Protezione Civile locale ha raccomandato alle persone di evitare la zona per il pericolo che si liberino gas tossici nell’atmosfera; per ora comunque non si sono registrati incidenti e non sono stati segnalati particolari rischi di danni o disagi.
I vulcani di questa zona dell’Islanda sono effusivi e non esplosivi, vale a dire che la fuoriuscita di lava avviene per colate, senza grandi esplosioni e conseguenti alte colonne di gas, ceneri e lapilli. Sono le eruzioni che gli islandesi definiscono “per turisti” perché, con le dovute precauzioni, possono anche essere osservate in sicurezza da relativamente vicino.