Decisa impennata dei casi di Covid 19 in Italia: sono 43.084 nuovi contagi accertati nelle ultime 24 ore rispetto dei 11.976 casi registrati ieri. Sale anche il numero dei morti: 177 quelli registrati oggi (contro i 113 di ieri), cifra che fa salire a 173.426 il totale dei decessi dall’inizio della pandemia. Secondo quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute, il tasso di positività (calcolato sulla base dei 272.495 tamponi processati) è al 15,8%, la stessa percentuale registrata ieri. Nel frattempo diminuisce la pressione sul sistema ospedaliero: il numero dei ricoveri in terapia intensiva scende a 331 (8 meno di ieri) e risultano in calo anche i posti letto occupati nei reparti ordinari: in tutto 8.816 con 236 ricoverati in meno nel giro di 24 ore.
Sempre il ministero della Salute fa sapere che le ondate di calore hanno portato a un eccesso di mortalità che nelle due settimane comprese tra il 1 e 15 luglio ha fatto registrare un incremento del 21% rispetto alle previsioni: calcolatrice alla mano, +733 morti in tutto. Secondo quanto emerge dai “Risultati dei sistemi di allarme del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera” nell’ambito del “Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore” del Ministero della Salute, gli aumenti più significativi si sono verificati proprio in quelle città dove più forti sono state le ondate di calore: in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%), Catanzaro (+48%).
Anche a Torino si è registrato un eccesso di mortalità sebbene non si siano registrate condizioni di ondata di calore ma solo giorni isolati di caldo.
Un trend al rialzo iniziato già nella seconda metà di maggio, quando la mortalità è risultata complessivamente superiore all’atteso del 10%, con un eccesso significativo che si è registrato a Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza. Stessa situazione anche nel mese di giugno che complessivamente ha fatto registrare una mortalità del 9% superiore all’atteso. Un incremento anche in questo caso almeno in parte attribuibile all’esposizione alle elevate temperature registrate, con aumenti significativi soprattutto a Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%) e Catania. In generale, i grafici dell’andamento della temperatura e della mortalità giornaliera evidenziano in alcune città del nord (Torino, Milano) un incremento della temperatura nella terza settimana di giugno a cui risultano associati picchi di mortalità. Mentre in diverse città del centro-sud (Roma, Latina, Campobasso, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo e Catania) si osservano diversi giorni di incremento della mortalità associato all’incremento della temperatura registrato dal 26 giugno e nelle prime 2 settimane di luglio.
I grafici dell’andamento della temperatura e degli accessi in PS evidenziano nelle ultime 2 settimane di giugno un incremento degli accessi a Milano, Venezia, Bologna e Ancona. A voler sintetizzare, le elevate temperature e le ondate di calore che hanno interessato il nostro paese nel mese di giugno e nelle prime 2 settimane di luglio sono state associate ad un incremento di mortalità, soprattutto nelle regioni del Centro Sud maggiormente interessate per intensità e durata del fenomeno. Tuttavia, si legge nel rapporto, è impossibile escludere che parte dell’incremento di mortalità osservato possa essere attribuibile all’epidemia di Covid-19 in corso.