Venezia 79: nel “Bardo…” di Iñárritu i ricordi del su Messico

Venezia 79: nel “Bardo…” di Iñárritu i ricordi del su Messico
Alejandro González Iñárritu
1 settembre 2022

E’ stato applaudito in sala al termine della proiezione e in conferenza stampa, “Bardo, Falsa cronica de unas cuantas verdades”, il film di Alejandro G. Iñárritu, in concorso alla 79^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che racconta il viaggio intimo e commovente di Silverio, un noto giornalista e documentarista messicano che vive a Los Angeles. L’uomo, dopo aver ricevuto un prestigioso riconoscimento internazionale, è costretto a tornare nel suo paese natale, ignaro che questo semplice viaggio lo spingerà verso una profonda crisi esistenziale. Le riflessione spazia dalla storia del Messico ai ricordi della sua vita, rivissuti in un bardo.

Nel ruolo di Silverio, il bravissimo Daniel Giménez Cacho, insieme a Griselda Siciliani, Ximena Lamadrid, Iker Sanchez Solano, Andrés Almeida, Francisco Rubio per quasi tre ore di film in un’esperienza immersiva e affascinante. Il regista di origine messicana ha ricordato una data importante per la sua famiglia per un film che è quasi un amarcord e ricorda atmosfere felliniane.”Oggi è un anniversario importante per la mia famiglia, era il primo settembre 2001 quando abbiamo lasciato il Messico e siamo andati a vivere a Los Angeles. Abbiamo lasciato il nostro paese e avevamo grandi progetti, pensavamo di andarci per un anno e sono passati 20 anni è questo che ha dato origine a questo film, il Messico è uno stato mentale non è un paese. Fare il film è stato come incontrare un amico, reinterpretare emozionalmente un ricordo”.

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Una riflessione profonda, che sfiora momenti di autentica poesia. “Questo film l’ho fatto non con la testa ma col cuore. Il parto è stato più sensibile ma liberatorio in una terra di mezzo che è il bardo in cui rivivi i ricordi. Non c’è niente di autobiografico ma è una sorta di biografia emotiva. Ho realizzato questo film con molte incertezze ma anche con coraggio. Ho voluto condividere il mio cuore”. “Bardo…” è un film sicuramente onirico, legato a un inconscio collettivo sulla storia del Messico e intimista rispetto alla vicenda umana del protagonista e della sua famiglia. 

“Bunuel diceva che il cinema è un sogno diretto da qualcuno – ha aggiunto Innaritu – qualunque paese è una serie di narrazioni che ci trasmettono un senso di appartenenza e identità. Queste storie vengono filtrate dalla nostra interiorità. Silverio si rende conto che va alla ricerca della verità ma in realtà è tutto finzione, uno stato mentale in cui si inseriscono le storie della sua vita legate al suo paese”. Per Daniel Giménez Cacho che interpreta Silverio, è stata un’esperienza inizialmente straniante. “Ho letto la sceneggiatura ma Alejandro non voleva che mi preparassi per cui ho dovuto fidarmi di lui. Anche se mi sembrava che ci fosse qualcosa che non quadrava mi è stato detto di stare tranquillo e far sì che tutto accada, erano ricordi e non abbiamo costruito nulla ma così è nato il mio personaggio. E’ nata una connessione magica tra noi due”.

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