“E’ morta in pace” la regina d’Inghilterra Elisabetta II, il principe Carlo diventa automaticamente Re

“E’ morta in pace” la regina d’Inghilterra Elisabetta II, il principe Carlo diventa automaticamente Re
La regina Elisabetta II
8 settembre 2022

La Regina d’Inghilterra Elisabetta II è morta nel castello di Balmoral. Il re Carlo III e la Regina consorte Camilla resteranno nel castello di Balmoral. Un comunicato di Buckingham Palace ha annunciato che la regina “è morta in pace” nella sua dimora di Balmoral. Con l’annuncio della morte della regina, l’erede al trono Carlo diventa automaticamente Re e avrà il nome di Carlo III. Elisabetta II è stata regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e dei suoi altri regni e territori, oltre che Capo del Commonwealth e Difensore della Fede. Nipote di Giorgio V, prima figlia del re Giorgio VI e di Lady Elizabeth Bowes-Lyon, Elisabetta II nacque il 21 aprile 1926 a Londra. Nel 1939, quando aveva 13 anni, si innamorò di un lontano cugino, il tenente Philip Mountbatten della Royal Navy, ex Principe di Grecia e Danimarca, relazione divenuta pubblica nel 1946.

Un anno dopo, il 20 novembre 1947 i due convolarano a nozze. Quattro figli nasceranno dalla loro unione: Charles (1948), Anne (1950), Andrew (1960) ed Edward (1964). Alla morte del padre, il 6 febbraio 1952, Elisabetta salì al trono: aveva 25 anni. La ieratica incoronazione si tenne nell’Abbazia di Westminster l’anno successivo, il 2 giugno 1953. I primi mesi di regno furono tranquilli poi per Elisabetta II cominciò una vita di impegni incessanti, rigorosamente “al servizio” – parola a lei molto cara – della monarchia e del Paese, che solo negli ultimissimi anni si erano diradati per questioni esclusivamente anagrafiche. Nel suo lungo regno, la sovrana attraversò il mondo in lungo e largo, incontrando leader mondiali, stringendo milioni di mani, inaugurando migliaia di luoghi, tagliando nastri, e impegnandosi come madrina di centinaia di organizzazioni benefiche. Ponendo sempre il suo regno al primo posto, anche prima della famiglia. E’ per questo suo straordinario “sense of duty” (senso del dovere) che sempre godetto sempre dell’apprezzamento della stragrande maggioranza dei suoi sudditi, anche dei più irriducibili repubblicani, e del mondo intero.

Leggi anche:
La Russia alza la tensione: il missile Oreshnik e la minaccia all’Europa

Figura emblematica e testimone del secolo, la regina attraversò tuttavia una grave crisi negli anni ’90. La stessa sovrana chiamerà il 1992 Annus Horribilis. In effetti, questo fu l’anno in cui il duca di York si separò da Sarah Ferguson, la principessa Anna divorziò da Mark Philipps e il principe Carlo si separò da Lady Diana. A fine anno, un incendio divampò nel suo castello di Windsor provocando gravi danni. Il successivo divorzio (1996) di Carlo e dell’immensamente popolare Diana erose ulteriormente il sostegno alla famiglia reale, considerata da alcuni antiquata e insensibile. Il più grave incidente di percorso fu nel 1997, quando la principessa Diana perse tragicamente la vita in un incidente stradale a Parigi. Per la prima volta il popolo prese le distanze dalla regina, che inizialmente preferì rimanere con la famiglia a Balmoral. Elisabetta II riuscirà a riconciliarsi con i sudditi tornando a Londra dopo pochi giorni. Per la prima volta nella sua vita, arriverà persino a inchinarsi al corteo funebre di Diana. Questa fu una delle poche volte in cui Elisabetta II si discosterà dal protocollo.

Da allora la regina riguadagnò un’incredibile popolarità, in particolare con il Giubileo di Diamante nel 2012 in occasione dei suoi 60 anni di regno. Il 9 settembre 2015, Elisabetta II divenne la sovrana più longeva della storia britannica, battendo il record della regina Vittoria con i suoi 63 anni, 7 mesi e 2 giorni trascorsi sul trono. Dopo aver affrontato diversi problemi di salute, Filippo, che era stato il marito di Elisabetta per più di 70 anni, mori nell’aprile 2021. Nel loro 50esimo anniversario di matrimonio, nel 1997, Elisabetta aveva detto di Filippo, “è stato, semplicemente, la mia roccia e lo è rimasto per tutti questi anni”. Nel 2022 celebrò il Giubileo di platino, ovvero i 70 anni di regno.

Leggi anche:
La Russia alza la tensione: il missile Oreshnik e la minaccia all’Europa

Nonostante gli anni che avanzavano, la regina non metterà mai in questione l’ipotesi di abdicare, neanche di fronte alla perdita di Filippo. Decisa, fino al suo ultimo respiro, Elisabetta II a incarnare la storia e il destino del Regno Unito. Più di molti dei suoi predecessori, la monarchia ha assunto ai suoi occhi un aspetto cerimoniale, quasi liturgico, in un vero misticismo dinastico. Dalla sua incoronazione, Elisabetta II non smise mai di apparire come il modello di valori di altri tempi, l’emblema vivente di tutte le virtù familiari. Da parte sua, ne fece il faro della sua esistenza. “Dovere, coscienza, moralità”, questo trittico che riassumeva il regno della regina Vittoria, la sovrana lo rivendicò a gran voce. Del resto, non nascose mai il suo fascino per l’augusta trisnonna. Al punto che esperti della corona più volte dipinsero Elisabetta II come una donna del 19esimo secolo più che del 21esimo. L’ultima dei vittoriani, in un certo senso. askanews

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti