“Con 1.228 testimoni, un numero potenziale di 150 mila tra esami e contro esami e un numero potenzialmente illimitato di parti danneggiate, questo processo non si può fare perché non avrebbe fine. Si concluderebbe con l’estinzione dei reati”.
Lo ha detto il pm Massimo Terrile, che rappresenta l’accusa insieme al collega Walter Cotugno, durante l’udienza odierna del maxi processo per il crollo di Ponte Morandi. “È una situazione anomala – ha sottolineato Terrile – dal punto di vista dei numeri. Chiedo quindi di snellirlo. Occorre fissare dei limiti – ha concluso il pm – perché una selezione deve esserci”.