Terzo aumento della Fed, tassi su di altri 75 pb
Powell ritiene probabile che raggiungano il 4,6% nel 2023
La Federal Reserve ha nuovamente aumentato i tassi di interesse sul dollaro di 75 punti base, portando i fed funds ad una forchetta del 3%-3,25%. Si tratta del terzo aumento consecutivo di questa portata. E la fase di stretta monetaria anti inflazionistica non è finita, perché nel direttorio dell’istituzione (Fomc) si prevede di alzare i tassi di altri 125 o 100 punti base entro la fine dell’anno. E di spingerli ancora più su nel 2023. Ora l’attesa mediana del Fomc, energicamente rivista al rialzo, in base alle nuove stime aggiornate pubblicate al termine della riunione, è che i tassi ufficiali Usa salgano al 4,4% quest’anno e al 4,6% il prossimo. E interpellato proprio su quest’ultimo valore, il presidente Jay Powell ha affermato di ritenere “probabile” che ci si arrivi.
“Il mio messaggio principale non cambia da Jackson Hole (il simposio economico annuale della Fed, che si è svolto ad agosto-ndr) manteniamo un impegno molto forte contro l’inflazione e continueremo fino a quando avremo completato il lavoro. Stiamo portando i tassi di interesse ad un livello – ha detto – che sarà sufficientemente restrittivo da far calare l’inflazione al nostro obiettivo del 2%”. La reazione dei mercati non è stata entusiastica. Da moderati rialzi che registrava in precedenza, Wall Street ha virato al ribasso, peggiorando sul finale, il dollaro si è rafforzato – con l`euro sceso fino a 0,981 – mentre i tassi sui titoli di Stato Usa a 2 anni sono volati sopra il 4%, sui massimi dal 2007. Il tutto all`insegna di una forte volatilità.
Il rialzo deciso è in linea con le attese prevalenti. L’istituzione monetaria ha anche operato un drastico taglio alle attese di crescita negli Usa: ora quest`anno indicano un mesto più 0,2%, più 1,2% il prossimo e più 1,7% nel 2024. Nelle previsioni del giugno scorso la Fed aveva una attesa mediana di 1,7% di crescita sia su 2022 che sul 2023 e dell`1,9% sul 2024. Riviste al rialzo invece le previsioni di inflazione: 5,4% quest`anno, 2,8% il prossimo e 2,3% nel 2024, mentre sul 2025 e attesa una moderazione ulteriore in linea con il target del 2%. “Siamo impegnati a spingere i tassi ad un livello restrittivo e a farlo piuttosto velocemente – ha detto ancora Powell -. Un ritardo porterebbe solo più sofferenza”, in termini di alta inflazione che erode il potere di acquisto dei cittadini. Più avanti, quando si sarà arrivati in prossimità del livello ritenuto sufficiente, ha ribadito, il ritmo dei rialzi verrà ridotto.