Dopo aver annunciato il suo ritiro, Roger Federer si prepara per la sua ultima sfida ufficiale nel circuito ATP a Londra alla Laver Cup, lasciando però ancora spazio a qualche spiegazione sulla sua scelta di appendere la racchetta al chiodo. “La decisione è arrivata all’inizio dell’estate – ha spiegato ai microfoni di Rts -sentivo che i miei progressi non erano soddisfacenti, che il mio ginocchio non andava bene. Poi ho fatto un’ecografia e ho visto che non c’erano più progressi. Mi sarebbe piaciuto poter tornare a Wimbledon l’anno prossimo, ci credevo veramente, ma poi nelle settimane successive ho fatto ancora degli esami che non mostravano alcun progresso ed è stato li che ho deciso di dire basta”, ha dichiarato l’otto volte campione del torneo londinese, che prima di prendere la sua scelta definitiva ha ammesso di averci pensato a lungo.
“Durante le vacanze ho pensato tanto a come avrei potuto comunicare il mio ritiro – ha continuato il 41enne – A McEnroe ho detto che avrei potuto fare come lui, non dire niente, ma non mi sembrava giusto nei confronti dei miei fan”. Il basilese si sta ora interrogando su quale potrebbe essere il suo futuro nel tennis: “Se guardo agli ultimi anni lontani dalle competizioni ho comunque fatto molte cose con la mia famiglia e i miei sponsor, non voglio allontanarmi completamente dallo sport che mi ha dato tutto. Ho sempre detto a mia moglie Mirka che sarei stato più disponibile per loro alla fine della mia carriera ed è quello che farò”.
“È chiaro che la cosa più bella sarebbe giocare il doppio qui con Nadal perché è stata la mia più grande rivalità – ha proseguito Federer – Finché abbiamo lottato contro, siamo sempre andati molto d’accordo. Credo che sia il più bel messaggio che abbiamo dato. La Laver Cup è un evento ATP, conosco i miei limiti. Bjorn (Borg) ha parlato con John (McEnroe) e mi ha detto che andava bene: Matteo (Berrettini) giocherà al mio posto in singolare sabato. Sto cercando di prepararmi per un ultimo doppio. Sono nervoso perché non gioco da tanto tempo. Spero di poter essere competitivo”. Sui Tifosi – “I tifosi sono al centro di tutto. Se elimini i fan, ti perdi l’80% del significato, delle emozioni, del sentimento.
Mi mancheranno. Ogni interazione. La gente veniva anche da molto lontano… Mi mancherà”. “Mi mancheranno molte cose. Mettere la fascia tra i capelli, guardarsi allo specchio e chiedersi ‘sei pronto a farlo di nuovo?’. ‘Ok andiamo’. Per quanto lo ami, sono felice di non farlo più. È divertente ma è stressante. I tennisti aspettano molto. Mi mancheranno di più i piccoli momenti, dopo le partite. Cenare con amici e squadra e poter parlare di altre cose oltre al tennis”.
Di Alcaraz dice: “È deludente non aver mai potuto giocare contro di lui. Agli US Open è stato fantastico. Ho sempre detto che ci sarebbero state altre superstar nel tennis e lui è uno di loro”. Alcaraz: “Fa male non avere più qualcuno come Federer in campo” Federez ribadisce il suo amore per Londra: “Questa città è stata speciale per me, forse il posto più speciale. Raggiungere i quarti di finale a Wimbledon è stato incredibile per me. L’ultimo set contro Hurkacz è stata una delle ore peggiori della mia carriera”.
Sul futuro: “Voglio vedere alcune mie partite e leggere tutto ciò che è stato scritto su di me che non ho ancora letto. Passerò più tempo con la mia famiglia, andremo in vacanza. Mi rivedrete. Non so come, non so dove, ma tornerò. Bjorn Borg non è tornato a Wimbledon per 25 anni, scelta personale, comprensibile, ma per me non andrà così. Non diventerò un fantasma. Il tennis mi ha dato tantissimo, non voglio sparire”.