Che la Toscana non fosse più rossa si era capito da un pezzo, da anni, da quando il centrodestra, trainato dalla Lega nell’era d’oro di Salvini pre-Papeete, aveva conquistato storiche roccaforti democratiche come Pisa e Siena e ancora prima Lucca, ma a questo giro, complice il meccanismo della legge elettorale, il Rosatellum, la faccenda si è fatta ancora più netta. C’è stato il cappotto nei collegi, nella sfida tra candidati: 7 a 2 per la destra alla Camera e 3 a 1 al Senato. In totale fa 10 a 3 per il centrodestra. Il fatto è che, per la prima volta alle Politiche, in Toscana la coalizione di centrodestra ha superato quella di centrosinistra: 38,5% contro 33,8% al Senato, 38,5% contro 33,6% alla Camera. E il 30% dei toscani non ha votato.
Al Senato il primo partito in Toscana non è più il Pd (25,8%) ma Fratelli d’Italia (25,9%) e la Lega, cavallo di Troia delle prime penetrazioni del centrodestra in queste terre, è ridotta a poco più del 6,5%. Alla Camera il Pd è il primo partito ma per mezzo punto percentuale: 26,39% per i Dem contro il 25,95% per il partito di Giorgia Meloni. In questo quadro restano fuori dalla Camera alcuni volti noti del Pd ed altri di Italia Viva, tutti battuti da candidati di centrodestra : il costituzionalista Stefano Ceccanti (Pd) non ce la fa a Pisa, addirittura l’ex governatore Dem Enrico Rossi viene battuto a Grosseto, il capogruppo in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli ad Arezzo, il deputato di Italia Viva Gabriele Toccafondi, ex sottosegretario all’Istruzione, viene sconfitto a Scandicci-Sesto Fiorentino e il senatore Tommaso Nannicini (Pd), “padre del Jobs act” come sottolinea sempre Matteo Renzi, a Prato.
Al Senato l’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi (Iv) viene sconfitta nel collegio uninominale Firenze da Ilaria Cucchi, candidata del centrosinistra, mentre l’ex capogruppo Dem al Senato Andrea Marcucci viene battuto a Livorno da Manfredi Potenti del centrodestra. Al Pd due collegi della città metropolitana di Firenze: a Scandicci l’ex sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, a Firenze, invece, passa l’assessore comunale al Bilancio, Federico Gianassi. Il Terzo polo, con il “senatore di Rignano” Matteo Renzi candidato a Milano e subito dopo il voto già lontanissimo in Giappone per i funerali dell’ex premier Shinzo Abe, incassa il sorpasso dei 5 Stelle quasi dappertutto. Nello collegio di Firenze la renziana Lucia Annibali tocca il 13,76% ed è l’unica realtà a vedere il cartello Iv-Azione davanti ai Cinquestelle.