La sonda Dart della Nasa si è schiantata come da programma all’1.14 italiane contro l’asteroide Dimorphos a 24.140 chilometri l’ora. Dart ha viaggiato per 10 mesi e oltre 750 milioni di chilometri prima dell’impatto con Dimorphos, in una missione che mira a dimostrare che i corpi celesti possono essere deviati dalla loro orbita con un impatto, nella prospettiva della necessità di deviare un asteroide che si avvicinasse troppo alla Terra. Dimorphos è grande come un campo da calcio e mezzo ed è il più piccolo di due asteroidi in un sistema doppio. Dimorphos orbita attorno all’asteroide più grande, Didymos (dal greco “gemello”), ogni 11 ore e 55 minuti.
Nessuno dei due asteroidi rappresenta una minaccia per il nostro pianeta, motivo per cui questo sistema di asteroidi è il luogo ideale per testare le tecniche di reindirizzamento dei corpi celesti. Al momento dell’impatto di Dart, la coppia di asteroidi era a 11 milioni di chilometri di distanza dalla Terra nella loro orbita attorno al Sole. La conferma del successo del primo “test di difesa planetaria” è arrivata via video 38 secondi dopo l’impatto più qualche secondo processare le immagini. Si tratta del primo tentativo umano di spostare un corpo celeste. La Nasa ha spiegato che la conferma del successo della missione arriverà tra qualche settimana, quando i calcoli verificheranno se l’orbita di Dimorphos si è effettivamente modificata.