Le esplosioni avvenute questa mattina a Kiev sarebbero “attacchi di droni kamikaze”. Ne è convinta la presidenza dell’Ucraina, secondo cui, “i russi pensano che questo li aiuterà, ma mostra la loro disperazione”. Riguardo gli attacchi con droni a Kiev, il sindaco della città Vitali Klitschko ha affermato che sono stati danneggiati edifici residenziali nell’area centrale di Shevchenkivskyi. Klitschko ha detto che i soccorritori sono sul posto ed ha invitato i residenti a rimanere nei rifugi antiaerei. Un’ondata di 28 droni kamikaze iraniani Shaded 136 è stata lanciata questa mattina dall’esercito russo contro la capitale dell’Ucraina, ha scritto su Telegram il sindaco Klitschko, come riporta il Guardian. “Grazie alle nostre forze armate e alla difesa aerea, la maggior parte dei droni è stata abbattuta. A Kiev sono state udite in totale cinque esplosioni. Uno drone è esploso su un condominio nel distretto di Shevchenkiv. I soccorritori stanno continuando a spegnere l’incendio e a smantellare i detriti. “La Russia ha lanciato oggi il suo primo attacco in assoluto contro la Capitale ucraina utilizzando droni kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana”, ha affermato ancora Klitschko.
Anton Gerashchenko, consigliere presidenziale ucraino di alto livello, ha dichiarato che una “giovane famiglia” è stata uccisa nell’attacco di droni su un edificio residenziale a Kiev. “Bohdan e Victoria, 34 anni, sono stati trovati morti. Si dice che aspettassero il loro primo figlio tra qualche mese”, ha twittato il funzionario ucraino, secondo quanto riporta il Guardian.pitale ucraina vengono usati droni Shahed 136. “Un’infrastruttura critica” è stata colpita oggi da un attacco missilistico nella città industriale ucraina di Sumy, a poche miglia dal confine russo ha detto il governatore Dmytro Zhivytsky, parlando di vittime sul suo canale Telegram dove scrive: “Attacco missilistico alle infrastrutture critiche dopo le 5 del mattino. Ci sono vittime”. Intanto, lo stesso sindaco di Kiev ha fatto sapere che 18 persone sono state portate in salvo, e altre due rimangono sotto le macerie.
Su tutto il territorio ucraino è scattato l’allarme aereo. A Kerch tutti i tribunali, gli asili, le scuole vengono evacuati. “I russi pensano che questo li aiuterà, ma mostra la loro disperazione”, hanno detto fonti della presidenza, come riportano media internazionali. L’Ucraina ha richiesto ripetutamente ai suoi alleati la fornitura di più sistemi di difesa aerea dopo che la Russia ha intensificato l’uso di “droni kamikaze” nel suo brutale assalto al paese. Secondo le autorità di Kiev, nelle ultime settimane, Mosca ha utilizzato droni kamikaze di fabbricazione iraniana negli attacchi contro la capitale ucraina, Vinnytsia, Odesa, Zaporizhzhia e altre città del Paese. Intanto, la Farnesina si rivolge “ai connazionali ancora presenti in Ucraina” dicendo loro che “è fortemente raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare il Paese, negli orari in cui non è in vigore il coprifuoco. Tale raccomandazione vale, in particolare, per la parte orientale e meridionale dell`Ucraina, in ragione dell`intensificarsi delle attività militari in quelle aree”. “Tutti i viaggi verso l`Ucraina, a qualsiasi titolo, sono assolutamente sconsigliati”, si sottolinea ancora dalla Farnesina.
COSA SONO I DRONI KAMIKAZE
I droni kamikaze, o droni suicidi, sono un tipo di sistema d’arma aerea, acquisito da Mosca dalla Repubblica islamica d’Iran la scorsa estate. Sono conosciuti come munizioni vaganti perché sono in grado di aspettare un po’ di tempo in volo su un’area identificata come potenziale bersaglio e colpire solo una volta avvistata una risorsa nemica. Sono piccoli, portatili e possono essere lanciati facilmente, ma il loro principale vantaggio è che sono difficili da rilevare e possono essere lanciati a distanza.
Il nome “kamikaze” si riferisce al fatto che i droni sono sostanzialmente un’arma “usa e getta”. Sono progettati per colpire dietro le linee nemiche e vengono distrutti durante l’attacco, a differenza dei droni militari più tradizionali, più grandi e più veloci che rientrano alla base dopo avere lanciato missili.
QUALI DRONI USA LA RUSSIA IN UCRAINA
L’esercito ucraino e l’intelligence statunitense affermano che la Russia sta utilizzando droni d’attacco di fabbricazione iraniana.
Funzionari statunitensi hanno detto alla Cnn, nello scorso mese di luglio, che l’Iran ha iniziato a proporre i droni della serie Shahed alla Russia, presso l’aeroporto di Kashan, a sud di Teheran, a giugno scorso. I droni sono in grado di trasportare missili a guida di precisione e hanno un carico utile di circa 50 chilogrammi. Ad agosto, funzionari dell’intelligence americana e occidentale hanno affermato che la Russia ha acquistato questi droni e stava addestrando le sue forze per un loro corretto utilizzo. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Russia ha ordinato 2.400 droni Shahed-136 dall’Iran.
I DRONI IRANIANI: GLI SHAHED-136
I droni Shahed-136 sono piccoli velivoli senza pilota (UAV) costruiti dall’Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company (HESA), azienda sottoposta alle sanzioni statunitensi. Si tratta di munizioni vaganti progettate per eludere le difese aeree e colpire bersagli a terra dopo averli individuati. Attualmente sarebbero impiegati anche nello Yemen. Gli Shahed-136 hanno una caratteristica forma a delta: la fusoliera, che ospita la testata esplosiva, è direttamente integrata nelle ali, ai cui margini si trovano gli stabilizzatori. Nella parte posteriore si trova il motore convenzionale, che consente al drone di volare in circolo e lanciarsi contro il bersaglio. Le dimensioni del drone sono piuttosto ridotte: è lungo 3,5 metri e ha un’apertura alare di 2,5 metri. La velocità massima è stimata in 185 chilometri orari circa, mentre il peso si attesta sui 200 chili.
AFFIDABILITA’ ED EFFICACIA: NON TUTTI I DRONI SONO UGUALI
Alcuni droni utlizzati nel conflitto in Ucraina, solitamente lanciati in coppia, hanno ufficialmente la capacità di colpire a circa 2.000 km, anche se realisticamente si ritiene che essa sia soltanto di alcune centinaia di chilometri. Secondo taluni esperti, una parte di questi droni sarebbe probabilmente a bassa tecnologia: assemblati da componenti che possono essere acquistati facilmente online e guidati da un sistema GPS civile, la loro efficacia sarebbe legata esclusivamente al loro uso in sciami. Composti da parti di bassa qualità, la loro affidabilità sarebbe bassa. Per questo il ricorso a questi UAV (veicoli aerei senza pilota) prevede il loro utilizzo in sciame. In altre parole, da cinque e sei (o anche più) droni kamikaze vengono lanciati su un bersaglio precedentemente identificato, presumendo che solo alcuni di loro adempiranno al loro compito di centrare l’obiettivo.
I DRONI KAMIKAZE CHE GLI USA AVREBBERO CONSEGNATO A KIEV
Tra gli aiuti in armamenti forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina ci sarebbero anche i sistemi missilistici tattici Switchblade, noti anch’essi come droni kamikaze. Sono piccoli e leggeri e ne esistono due versioni: lo Switchblade 300, utile contro le postazioni di soldati, e lo Switchblade 600, pensato per distruggere blindati, carri armati e altri mezzi pesanti.
Prodotti da AeroVironment, azienda di Arlington specializzata in velivoli senza pilota, gli Switchblade sono stati progettati per rispondere a una specifica richiesta tattica emersa durante la guerra in Afghanistan, ovvero la necessità di difendersi dalle imboscate nemiche in situazioni in cui sarebbe stato impossibile richiedere un immediato supporto aereo. Questi sistemi missilistici tattici possono essere tenuti dentro uno zaino, hanno un peso di soli 2,5 chilogrammi, e possono essere lanciati da piattaforme terrestri, marine e aeree.