Regno unito, Sunak sarà il primo inquilino di origine indiana a Downing Street

Regno unito, Sunak sarà il primo inquilino di origine indiana a Downing Street
Rushi Sunak
24 ottobre 2022

 Rishi Sunak, in vista della sua nomina a primo ministro del Regno unito, ha promesso di mettersi “con integrità e umiltà” al servizio del popolo britannico. Un accento, quello a questi due principi, centrale dopo la discutibile esperienza del governo di Boris Johnson e quella brevissima di Liz Truss. Ma Sunak sa bene che lui si troverà nella lente d’ingrandimento anche più dei suoi predecessori, perché l’arrivo a Downing Street di un inquilino di origine indiana è una novità assoluta. Sunak è nato a Southampton il 12 maggio 1980 da genitori entrambi di religione induista, emigrati in Gran Bretagna dall’Africa orientale. In effetti il padre, Yavshir Sunak, è nato in Kenya, e la madre, Usha, in Tanzania. I suoi nonni, invece, erano del Punjab, emigrati in Africa negli anni ’60 del secolo scorso. 

Parliamo di persone di classe agiata: il padre di Rushi era medico e la madre farmacista. Ebbero tre figli, dei quali il futuro premier britannico è il primogenito. Il secondo fa lo psicologo e l’unica donna, Raakhi, è un’alta funzionaria del governo britannico impegnata contro il Covid-19. Rishi Sunak ha studiato al prestigioso Winchester College, una delle scuole dell’élite britannica, per poi laurearsi in economia a filosofia a Oxford nel 2001. In seguito ha ottenuto un Master in Business Administration alla Stanford University, negli Stati uniti. Lì ha conosciuto Akshata Murthy, figlia di Narayana Murthy, il miliardario indiano co-fondatore di Infosys. I due si sono sposati nel 2009 e ora hanno due figli. Akshata è una donna in carriera. Dirige la Catamaran Ventures, società d’investimenti del padre e un marchio di moda. Ad aprile di quest’anno è finita nel mirino della stampa e dell’opposizione, perché si è scoperto che gode di uno status fiscale speciale che le consente di non pagare le tasse nel Regno unito per i suoi introiti esteri.

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In seguito alle polemiche, la moglie di Sunak alla fine ha annunciato che avrebbe rinunciato a questo beneficio. Prima di entrare in politica, Sunak ha lavorato in Goldman Sachs, poi in una serie di hedge fund di cui è stato socio. La politica è arrivata nel 2014, quando il Partito conservatore l’ha candidato per la prima volta. Per lui fu scelto un seggio più che sicuro, quello che ricopriva in precedenza l’ex leader William Hague. Nel 2016 ha sostenuto la Brexit nel referendum sull’uscita dall’Ue. I primi incarichi di governo, da viceministro, li ha avuti con Theresa May, nel 2018 e nel 2019. Ma è stato con Johnson che ha fatto il suo balzo in avanti: nel 2020 ha sostituito Sajid Javid come cancelliere dello scacchiere, sostanzialmente ministro delle Finanze, tra le polemiche di quest’ultimo che vide nella nomina di Sunak un’invasione di campo da parte di Downing Street in un dicastero che tradizionalmente ha un ampio margine di autonomia.

Sunak si è trovato a gestire il devastante periodo della pandemia Covid-19, dando corso a una serie di pacchetti di sostegno per le imprese e i dipendenti. Tuttavia si è anche messo di traverso rispetto a una serie di iniziative emergenziali che avrebbero fatto aumentare troppo la spesa pubblica, come l’aumento delle pensioni. Ha inoltre detto no alla Carbon Tax. A luglio scorso, Sunak ha avuto un ruolo importante nella caduta di Johnson, dimettendosi assieme a Javid per far cadere un premier considerato ampiamente impopolare. Si è quindi candidato come leader conservatore per succedere a BoJo, ma è stato battuto da Truss. La quale però è durata solo 44 giorni. Così, buona la seconda, si è ricandidato e oggi è stato indicato come premier dai Tory.

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