Pagamenti istantanei avranno stessi costi bonifici normali, l’Italia in ritardo

Pagamenti istantanei avranno stessi costi bonifici normali, l’Italia in ritardo
27 ottobre 2022

La Commissione ha adottato oggi una proposta di regolamento Ue che renderà obbligatorio mettere a disposizione di tutti i cittadini e le imprese titolari di un conto bancario la possibilità di effettuare pagamenti istantanei in euro, nell’Eurozona e successivamente in tutto lo Spazio economico europeo. I pagamenti istantanei, che consentono di trasferire denaro nello spazio di dieci secondi, potranno essere effettuati in qualsiasi momento della giornata, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, e allo stesso costo, per i clienti delle banche, dei bonifici tradizionali, che vengono ricevuti solo durante l’orario lavorativo e arrivano sul conto del beneficiario solo il giorno lavorativo successivo, potendo richiedere così fino a tre giorni di calendario. I fornitori dei servizi di pagamento avranno l’obbligo di verificare la concordanza fra il numero di conto bancario (Iban) e il nome del beneficiario fornito dal pagatore, in modo da poter avvertire quest’ultimo sulla possibilità di eventuali errori o frodi prima che sia effettuato il pagamento istantaneo.

La proposta di regolamento mira a garantire che i pagamenti istantanei in euro siano sempre disponibili, convenienti, sicuri ed elaborati senza ostacoli in tutta l’Ue. Secondo quanto spiega in una nota la Commissione, questo aumenterà notevolmente la velocità e la comodità delle operazioni per i consumatori, ad esempio quando si pagano bollette o si ricevono bonifici urgenti. Inoltre, “contribuirà a migliorare significativamente il flusso di cassa e a portare risparmi sui costi per le imprese, in particolare per le Pmi e per i rivenditori”. E “libererà il denaro che attualmente deve essere bloccato in transito nel sistema finanziario, le cosiddette riserve di tesoreria (‘payment float’, ndr), che potrà essere utilizzato prima per consumi o investimenti”. Si tratta, secondo le stime della Commissione, di “quasi 200 miliardi di euro sono bloccati ogni giorno”. I pagamenti istantanei, hanno ricordato fonti della Commissione, sono oggi largamente usati nelle altre grandi economie, e in particolare in India, Cina, Canada, Messico, Regno Unito.

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L’obbligatorietà della misura si è resa necessaria, hanno spiegato in una conferenza stampa a Bruxelles il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis e la commissaria ai Servizi finanziari, Mairead McGuinness, perché di questo passo ci vorrebbero decenni per arrivare a un uso generalizzato dei pagamenti istantanei, se venisse lasciata solo al mercato l’iniziativa. Oggi solo due terzi delle banche dell’Ue offre ai clienti la possibilità di effettuare i pagamenti istantanei, che sono quasi fermi da anni a una quota molto piccola di tutti i trasferimenti in euro, appena l’11% all’inizio del 2022. La ragione di questa stagnazione è che i pagamenti istantanei sono spesso ostacolati in vario modo, a cominciare dai costi dell’operazione, spesso molto più alti rispetto a quelli dei bonifici tradizionali. Questo è il caso, in particolare, dell’Italia. Dallo studio d’impatto che la Commissione ha fatto per la proposta, risulta che alcuni fornitori di servizi di pagamento, e in alcuni casi persino tutti quelli di un paese (ad esempio nei Paesi Bassi) non applicano nessuna commissione di transazione, oppure applicano commissioni uguali (Lituania) o molto comparabili (Estonia, Lettonia) per pagamenti istantanei e bonifici regolari. Altri fornitori di servizi di pagamento applicano invece commissioni relativamente elevate per i pagamenti istantanei, che superano di molte volte quelle dei normali bonifici.

“Per esempio – si legge nel documento -, sulla base di uno studio effettuato dal Beuc (l’Ufficio europeo delle Unioni dei consumatori, ndr), in Italia, la commissione per una transazione con pagamento istantaneo può arrivare fino a 30 euro”. In media, comunque, in Italia il costo dei pagamenti istantanei è fra 1,60 e 2,80 euro, rispetto alle commissioni per i bonifici normali che varia in media fra 0,70 e 0,45 euro. Una situazione non molto dissimile esiste anche in Germania (da 0,50 a 2,50 euro per i pagamenti immediati, contro 0 euro nella maggior parte dei casi per i bonifici normali). Le differenze fra gli Stati membri nell’adozione dei pagamenti immediati in euro sono significative: nel maggio 2021 l’adozione in cinque Stati membri ha superato significativamente la media dell’Ue (Estonia 67%, Lituania 45%, Spagna 38%, Lettonia 29% e Paesi Bassi 24%, Finlandia 19%, Belgio 17%); in un certo numero di altri paesi l’assorbimento è stato molti basso, tra l’1 e il 4 per cento (3% in Francia e Germania e Portogallo, 1% in Slovenia), mentre è rimasto “trascurabile”, indica la Commissione, in Italia (0,1%), Austria, Cipro, Irlanda e Malta, e “inesistente” in Grecia e Slovacchia.

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