L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato a favore di una risoluzione che chiede la creazione di un meccanismo di rimpatrio e riparazione dei danni creato dalla Russia durante l’aggressione militare in Ucraina. La bozza di risoluzione, presentata dagli Stati appartenenti al cosiddetto “Occidente collettivo”, invita anche a condannare la Russia per le sue azioni in Ucraina. Novantaquattro paesi hanno votato a favore della risoluzione, 14 hanno votato contro e 73 si sono astenuti. Tra i quattordici paesi che hanno votato contro, figurano Russia, Cina, Cuba, Mali ed Etiopia, mentre settantatré paesi si sono astenuti, principalmente appartenenti al continente africano, ma anche Brasile, Israele o India.
Questa risoluzione chiede che la Russia sia “ritenuta responsabile di qualsiasi violazione” del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite in Ucraina, e che “si assuma le conseguenze legali di tutti i suoi atti illegali a livello internazionale, in particolare riparando i danni” materiali e umani. La risoluzione stabilisce inoltre “la necessità” di creare, “in collaborazione con l’Ucraina, un meccanismo di riparazione” e “un registro internazionale dei danni per elencare (…) le prove e le informazioni relative alle richieste di risarcimento” di persone fisiche, giuridiche e statali dell’Ucraina. “L’Ucraina avrà il pesante compito di ricostruire il Paese e riprendersi dopo la guerra. Ma questa ripresa non sarà mai completa senza un sentimento di giustizia per le vittime della guerra della Russia”, ha precisato l’ambasciatore ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto con favore la decisione presa alle Nazioni Unite. “Dalla liberazione di Kherson alla vittoria diplomatica a New York – l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha appena dato il via libera alla creazione di un meccanismo di riparazione da parte della Russia per i crimini commessi in Ucraina”, ha affermato su Twitter. “L’aggressore pagherà per quello che ha fatto!”, ha aggiunto. Nella sede delle Nazioni Unite a New York, il rappresentante russo ha invece denunciato la volontà dei Paesi occidentali di legittimare preventivamente l’utilizzo di “miliardi di dollari” di beni russi congelati per sanzionare Mosca, anche per l’acquisto di armi da cedere all’Ucraina.