Addio alla kuna, moneta del passato. Dieci anni dopo l’ingresso nell’Unione europea, l’integrazione della Croazia si completa con l’arrivo nella zona Euro: e diventano così 20 i paesi dell’Unione che hanno adottato la moneta unica (gli ultimi erano stati i paesi Baltici fra 2011 e 2015). D’ora in poi si paga in euro, come ha fatto il premier croato Andrej Plankovic accogliendo la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Zagabria.
“E’ la stagione dei nuovi inizi” ha detto von der Leyen; con l’anno nuovo Zagabria è entrata infatti anche nella zona Schengen e adesso partecipa al più esclusivo dei club europei, quello dei 15 paesi che fanno parte di Ue, Eurozona, zona Schengen e Nato. “L’ingresso nella zona Schengen in particolare era un obbiettivo strategico cruciale ha detto Plenkovic. “Significa molto per un paese turistico come la Croazia, dove per lo più si arriva in automobile ed essere anche nell’Eurozona dà un altro segnale positivo ai visitatori”. Ma l’ingresso in Schengen, sancito da un Consiglio Ue di dicembre che ha invece bloccato Romania e Bulgaria, significa anche che la frontiera sud della Croazia è il nuovo confine della zona di libera circolazione comunitaria. Le organizzazioni umanitarie aspettano con timore un nuovo inasprimento della strategia di Zagabria contro i migranti che sulla rotta balcanica premono ai confini della fortezza Europa.
“Sono lieta di accogliere la Croazia nella famiglia dell`euro e nel Consiglio direttivo della Bce, a Francoforte” ha dichiarato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, in merito all’ingresso della Croazia nell’Area euro. “La Croazia si è impegnata a fondo e con successo per diventare il ventesimo paese membro dell`area dell`euro. Mi congratulo con i cittadini croati. Questo dimostra l`attrattiva dell`euro, che apporta stabilità ai paesi che lo adottano.” Con l`ingresso della Croazia nell`area dell`euro la Hrvatska narodna banka, la banca centrale croata, entra a far parte dell`Eurosistema. Il sistema di banche centrali dell`area dell`euro comprende la Bce e le banche centrali nazionali dei paesi la cui moneta è l`euro.
La Hrvatska narodna banka diventa inoltre membro a pieno titolo del Meccanismo di vigilanza unico; il paese tuttavia aveva instaurato una cooperazione stretta già nell`ottobre 2020. Pertanto, la Bce, spiega una nota, “è attualmente responsabile della vigilanza diretta di cinque enti significativi e della supervisione di sedici enti meno significativi in Croazia”. Nell`ambito delle sue funzioni di vigilanza, spetta inoltre alla Bce concedere l`autorizzazione all`esercizio dell`attività bancaria e valutare le acquisizioni di partecipazioni qualificate in tutte le banche. La Hrvatska narodna banka è già rappresentata in seno al Consiglio di vigilanza della Bce. La Hrvatska narodna banka ha versato la rimanente parte della quota di capitale della Bce da essa sottoscritta e ha trasferito il proprio contributo alle riserve ufficiali della Bce.
Le controparti croate dell`Eurosistema potranno partecipare alle operazioni di mercato aperto della Bce annunciate dopo il 1o gennaio 2023. L`elenco degli enti creditizi e delle succursali di enti creditizi situati in Croazia soggetti al regime di riserva obbligatoria sarà pubblicato a breve nel sito Internet della Bce, unitamente agli elenchi delle succursali di enti creditizi croati ubicate in altri Stati membri dell`Ue che già utilizzano l`euro. Il 28 ottobre 2022 la Bce ha annunciato le disposizioni transitorie per l`applicazione delle riserve obbligatorie. Le attività detenute in Croazia che soddisfano i requisiti necessari saranno aggiunte all`elenco delle garanzie idonee dell`area dell`euro. Con l`adesione della Croazia all`area dell`euro quale ventesimo paese membro, è stato aggiornato il sistema di rotazione dei diritti di voto al Consiglio direttivo della Bce. La rotazione è applicata in base a un calendario. La partecipazione della Croazia all`area dell`euro ha comportato inoltre la modifica delle quote di sottoscrizione del capitale per l`Eurosistema.