Un giudice federale degli Stati Uniti ha condannato l’ex presidente Donald Trump e il suo avvocato a quasi un milione di dollari di multa per aver intentato una causa “inutile” contro Hillary Clinton, accusata per il ‘Russiagate’ di tentati brogli alle presidenziali del 2016. Il giudice John Middlebrooks ha stabilito che il miliardario repubblicano, che punta a tornare alla Casa Bianca nel 2024, si è reso responsabile di un “ricorso abusivo ai tribunali” intentando un’azione legale al fine di “portare avanti disonestamente una narrativa politica”.
La richiesta, che il giudice Middlebrooks aveva rigettato l’anno scorso, sosteneva che Hillary Clinton e altri avessero cercato di persuadere l’opinione pubblica che la campagna elettorale di Donald Trump era collusa con la Russia. L’ex presidente ha chiesto 70 milioni di dollari di danni alla sua ex avversaria, che aveva alle fine sconfitto nelle elezioni presidenziali del novembre 2016. Questa azione legale “non avrebbe mai dovuto essere intentata”, ha scritto il giudice nella sua sentenza di 45 pagine, “La sua inadeguatezza come rimedio legale era evidente fin dall’inizio. Nessun avvocato ragionevole l’avrebbe depositata. Destinata a uno scopo politico, nessuna delle argomentazioni della denuncia configura una richiesta giudiziale ammissibile”, ha scritto ancora il giudice. La sentenza condanna Donald Trump e il suo avvocato Alina Habba in solido a pagare 937.989,39 dollari per coprire le spese legali della controparte. Il team legale dell’ex presidente ha già annunciato l’intenzione di presentare appello.