Meloni ad Algeri, intese per gas e sviluppo economico
L’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriva oggi ad Algeri per la sua prima visita ufficiale, che si concluderà domani, lunedì. Al suo arrivo (alle 17.15) Meloni depositerà una corona di fiori al Monumento del Martire mentre alle 17.45 visiterà la nave della Marina militare italiana “Carabiniere” nel porto di Algeri. Lunedì sarà però la giornata principale della visita.
Alle 10 renderà omaggio a Enrico Mattei nei giardini intitolati al fondatore dell’Eni e inaugurati nel novembre 2021 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo la visita alla Fortezza-Museo “Bastion 23”, alle 11.30 Meloni arriverà al Palazzo “El Mouradia” per l’incontro con il presidente della Repubblica Algerina Tebboune. Alle 12.35 entrambi parteciperanno alla cerimonia di firma degli accordi tra soggetti privati, prima di rilasciare dichiarazioni congiunte alla stampa.
Le relazioni bilaterali fra Italia e Algeria sono solide e, in questo momento, particolarmente strategiche. In virtù degli accordi siglati lo scorso anno dall’allora presidente del Consiglio Mario Draghi, nel primo semestre 2022 l’Algeria è diventata il primo fornitore di gas naturale dell’Italia. Più in generale, nel 2021 il valore dell’interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,33 miliardi di euro, di cui 5,57 miliardi le nostre importazioni e 1,76 miliardi le nostre esportazioni. Il gas costituisce la quasi totalità delle importazioni, mentre l’Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici.
L’Italia è il terzo partner commerciale dell’Algeria a livello globale (primo cliente e terzo fornitore) mentre l’Algeria è il primo partner commerciale dell’Italia nel continente africano. I pilastri della presenza imprenditoriale italiana nel Paese sono le grandi opere e l’industria della difesa. Le imprese italiane con presenza stabile sono circa 200. Cifre rilevanti che la premier (che sarà accompagnata anche dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dall’ad di Eni Claudio Descalzi) intende incrementare, anche nell’ambito del cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa.
L’idea di Meloni è quella di creare uno “spazio di stabilità e di prosperità condivisa” nei Paesi dell’Africa, anche per affrontare in modo strutturale il problema delle migrazioni. In quest’ottica da parte del governo c’è la volontà di confermare la prospettiva dell’Italia quale hub energetico (di gas ma anche di idrogeno verde) del Mediterraneo, come ponte fra Africa e Europa. Altre questioni centrali riguardano l’industria, l’innovazione, le start-up e le microimprese: sulle Pmi in particolare il Governo di Algeri vorrebbe beneficiare della competenza dell’Italia, come le autorità algerine hanno dichiarato in diverse occasioni.