Cospito, il governo sposa compatto linea della fermezza

Relazioni di Nordio, Piantedosi e Tajani. La revisione del 41bis non è stata affrontata VIDEO

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Il caso di Alfredo Cospito è arrivato oggi in Consiglio dei ministri, con una informativa del Guardasigilli Carlo Nordio e dei titolari degli Esteri e degli Interni Antonio Tajani e Matteo Piantedosi. Nel corso del Cdm non si è parlato di una revisione del 41bis a Cospito, perché non era la sede opportuna, ma l’esecutivo, spiegano fonti di governo, è “compatto” sulla linea della “fermezza”, deciso a non farsi “condizionare” dalle minacce.

Nel suo intervento, viene spiegato, Nordio ha fatto una relazione sulla decisione presa oggi: il Dap, su indicazione dei medici dell’Asl di Sassari, ha disposto il trasferimento (già avvenuto) nella Casa circondariale di Milano Opera. Cospito resta sottoposto al regime detentivo speciale del 41bis e il trasferimento è stato deciso affinché sia ospitato in una struttura detentiva più idonea a garantire tutti gli eventuali interventi sanitari necessari. “La tutela della salute di ogni detenuto costituisce un’assoluta priorità”, ha sottolineato Nordio. Il ministro, in Cdm, ha anche spiegato le motivazioni che hanno portato all’applicazione del 41bis (firmato il 4 maggio scorso dall’allora ministro Marta Cartabia) e ha ricordato le istanze pendenti: la Cassazione si riunirà il 7 marzo per esaminare il ricorso contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha respinto un reclamo contro l’applicazione del carcere duro.

Piantedosi ha fatto un quadro degli episodi degli ultimi giorni, come gli scontri avvenuti a Trastevere. La preoccupazione del Viminale è che la situazione possa creare una qualche “saldatura” tra i movimenti anarchici, che magari potrebbero trovare agganci in altri ambienti antagonisti. Proprio oggi Piantedosi aveva sottolineato che “è doveroso ad un innalzamento della tensione far seguire anche un innalzamento dell’attenzione”. Anche per questo il ministro ha annunciato di aver convocato, per mercoledì, il Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa), tavolo permanente tra polizia giudiziaria e servizi di intelligence. Da parte sua Tajani si è soffermato sugli attacchi subiti nei giorni scorsi dalle ambasciate italiane a Berlino e a Barcellona, illustrando le misure di sicurezza rafforzate in ambasciate e consolati.