La prima volta di un capo dello Stato al Festival di Sanremo, il monologo-omaggio di Roberto Benigni alla Costituzione italiana che compie 75 anni, la lettera di Chiara Ferragni a se stessa e a tutte le donne contro gli haters, per condannare il sessismo. La 73esima edizione del Festival di Sanremo, targata per la quarta volta Amadeus (accompagnato sul palco da Gianni Morandi) parte con il ‘botto’, con l’ovazione dell’Ariston al presidente Mattarella, l’esecuzione dell’Inno di Mameli intonato da Gianni Morandi e la lezione di Benigni sulla Carta. Tre minuti di applausi a Mattarella, 18 minuti di monologo di Benigni: “Presidente, lei è al secondo mandato. Amadeus è al quarto e ha già prenotato il quinto… Bisogna fermarlo, è veramente un colpo di stato, ha chiesto pieni poteri, sta già organizzando la marcia su Sanremo, è oramai una dittatura”, scherza Benigni aprendo il suo intervento.
Poi la “lezione” sulla Costituzione. Snocciola, Benigni, gli articoli della Carta. “L’Italia ripudia la guerra. Questo articolo è come un verso della poesia, è una scultura”, dice riferendosi all’articolo 11. “La Costituzione è un’opera d’arte, frutto dell’audacia dei costituenti che hanno saputo guardare al futuro, a noi e anche oltre”, aggiunge. Ma è l’articolo 21 (Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero), “scritto con un linguaggio semplice” a rappresentare “l’architrave, il pilastro di tutte le libertà dell’uomo, il più semplice e il più forte”. “Prima della Costituzione, durante il ventennio fascista, non si poteva pensare, c’era una sola canzone, era la propaganda. La Costituzione ci ha liberato dall’obbligo di avere paura”, ha aggiunto. “Pensate, in paesi molto vicini a noi gli oppositori vengono incarcerati, avvelenati, a volte spariti fisicamente. I nostri padri costituenti ci hanno tracciato la strada e a noi hanno lasciato una sola cosa da fare: far diventare tutto questo realtà”.
E’ poi il momento della musica. Si parte con Anna Oxa, si chiude con Mara Sattei. A infiammare il pubblico è Marco Mengoni che con “Due vite” e una vocalità pazzesca chiude in testa (per ora). Seguono Elodie, Coma_Cose. Emozionano anche Ultimo (quarto) e Leo Gassman (quinto). E’ Chiara Ferragni a prendersi la scena, debuttando di schiena, e indossando una stola bianca con la scritta “Pensati libera”. “E’ il vestito manifesto”, scrive l’influencer su Instagram (28 milioni di follower). Poi la lettera a se stessa e a tutte le donne. “Il corpo di una donna non deve mai generare odio o vergogna”, afferma Ferragni indossando un vestito trasparente che sembra far vedere anche il seno. “Non sono nuda, questo è un disegno del mio corpo”, spiega Ferragni. Di nuovo post su Instagram e lo slogan “Il vestito senza vergogna”. “Essere una donna non è un limite – ha aggiunto Ferragni – gridatelo a chiunque e lottate insieme ogni giorno per cambiare le cose. Io ci sto provando, anche in questo momento”.
Una lettera contro gli haters e contro il “sessismo che purtroppo si sta normalizzando”. “Non sminuirti mai di fronte a nessuno”, è l’appello di Ferragni. Terzo momento. Ferragni si presenta sul palco insieme ad altre quattro donne dell’Associazione Dire contro la violenza sulle donne. Indossa un abito peplo con alcune frasi di disprezzo ricamate in perle nere. “E’ l’abito contro l’odio”, scrive Ferragni su Instagram. Ancora un cambio di abito, è l’ultimo e si intitola La gabbia. “Liberare le nuove generazioni dagli stereotipi di genere nei quali spesso le donne si sentono ingabbiate”, è il messaggio della influencer, coconduttrice della prima serata del Festival di Sanremo. Ci sono poi i superospiti: aprono Mahmood e Blanco che riportano sul palco dell’Ariston “Brividi”, brano con cui hanno vinto la scorsa edizione; ed ancora i Pooh, con omaggio a Stefano D’Orazio; Elena Sofia Ricci che presenta la nuova fiction “Fiori sopra l’inferno”.
E’ poi il momento di Blanco che si esibisce con “L’isola delle rose”. Ma succede quello che Amadeus non vorrebbe vedere. Blanco si lamenta che non sente bene il ritorno in cuffia, ci sono problemi tecnici. E mentre la musica continua a suonare, lui distrugge il palco, tra l’incredulità di Morandi e Amadeus (“Non accadeva una cosa così da Bugo e Morgan, scherza Ama) e i fischi del pubblico. “Non sentivo bene”, si giustifica Blanco. Amadeus dapprima gli offre la possibilità di ricantare, dopo la pausa. Ma poi annuncia: “Blanco non ricanterà”. Con un pizzico di amarezza, Amadeus va avanti e conclude la gara. I 14 big si sono esibiti. Cala il sipario sulla prima serata. askanews