Russia: ok proroga accordo su grano per 60 giorni
Kiev ha criticato la posizione di Mosca. “L’Onu prende atto dell’annuncio”
L’accordo sulle esportazioni di grano dai porti ucraini che scadrà il prossimo 18 marzo, è stato confermato e prolungato alle condizioni precedenti per 60 giorni a condizione che tutti gli impegni presi nei confronti della parte russa siano mantenuti, ha detto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko. La natura dell’accordo “è stata ribadita a condizione che tutte le promesse fatte alla Russia in merito all’attuazione del secondo binario, e cioè la revoca di tutte le sanzioni, dirette e indirette, per la fornitura di prodotti agricoli russi ai mercati globali internazionali, siano soddisfatte”, ha detto Grushko ai giornalisti.
L’Ucraina ha criticato la posizione della Russia. “L’iniziativa per i cereali del Mar nero prevede almeno centoventi giorni di proroga: la posizione della Russia di prorogarla di soli sessanta giorni contraddice quindi il documento firmato dalla Turchia e dall’Onu», ha twittato il ministro delle Infrastrutture ucraino Olexandr Kubrakov. Il ministro ha precisato che Kiev attendeva «la presa di posizione ufficiale» delle Nazioni Unite e di Ankara, quali «garanti dell’iniziativa”. “L’Onu prende atto dell’annuncio fatto oggi dalla Federazione Russa in merito a una proroga di 60 giorni dell’Iniziativa per i cereali del Mar Nero. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha confermato che farà tutto il possibile per preservare l’integrità dell’Iniziativa per i cereali del Mar Nero e garantire continuità”, ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric.
L’accordo, firmato separatamente da Ucraina e Russia con le Nazioni Unite e la Turchia lo scorso 22 luglio e prorogato per 120 giorni a novembre, consente l’esportazione di grano da tre porti ucraini del Mar Nero attraverso un corridoio di navigazione sicuro e procedure di ispezione concordate per verificare che le navi da carico non trasportino armi o siano in grado di lanciare attacchi. L’iniziativa aveva permesso di sbloccare le spedizioni di grano dall’Ucraina, impedite dall’invasione russa, e prevenire così un aumento incontrollato dei prezzi e una crisi alimentare globale.