Vi siete mai chiesti come saranno le case dei primi esseri umani che andranno a vivere su Marte? Ecco qui la risposta: questa è “Mars Dune Alpha”, l’habitat creato dalla Nasa al Johnson Space Center di Houston, in Texas (Usa), per addestrare 4 volontari che simuleranno, per un anno, di vivere sul pianeta rosso, nell’ambito dell’esperimento denominato Chapea (Crew Health and Performance Exploration Analog. Un quadrilocale da 160 metri quadrati o poco più, immerso nella sabbia rossa, con una palestra, una zona lavoro e anche una piccola serra verticale.
“In questa zona – spiega Grace Douglas, principal investigator del Chapea alla Nasa – avranno l’opportunità di coltivare ciò di cui hanno bisogno in determinati periodo della missione. E faranno crescere cose come insalata, verdure a foglia verde, pomodori, quel genere di cose insomma che poi potranno raccogliere e mangiare”. I volontari inizieranno la prova nell’estate 2023; la Nasa monitorerà la loro salute fisica e mentale per capire meglio come reagirebbero gli esseri umani a un isolamento così lungo, in condizioni di forte stress, raccogliendo dati che torneranno utili per preparare le prossime missioni umane su Marte.
L’habitat è stato stampato in 3D, implementando le tecniche che potrebbero essere usate in futuro per realizzare i veri moduli abitati sia sulla Luna sia su Marte, grazie anche a ricerche e tecnologie Made in Italy. Superato l’airlock, inoltre, nella parte esterna, è stato ricreato un panorama marziano, con un tapis roulant che verrà utilizzato dagli astronauti per simulare lunghe passeggiate sul suolo del pianeta rosso per raccogliere dati e campioni.