Maltempo, salgono a 14 le vittime. Evento “doloroso e difficile da gestire”

Maltempo, salgono a 14 le vittime. Evento “doloroso e difficile da gestire”
18 maggio 2023

Il totale delle vittime per il maltempo in Emilia-Romagna è salito a 14, mentre il numero delle persone sfollate ha raggiunto quota 15mila. Purtroppo, il bilancio della tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna è ancora provvisorio: finora, si contano una ventina di fiumi esondati, chiuse 450 strade e molte aree non sono ancora state raggiunte dai soccorritori, allagamenti diffusi in 23 Comuni, oltre 250 dissesti in atto. La situazione “è drammatica”, un evento “doloroso e difficile da gestire, di portata eccezionale e senza precedenti”, dice l’assessore alla Protezione civile e vice presidente della Regione, Irene Priolo, ricordando che in queste ore sono caduti fino a 300 millimetri di pioggia. Le vittime accertate sono una a Forlì, una vicino Cesena (di cui risulta dispersa la moglie) e un terzo cadavere trovato in spiaggia nella zona di Tadina a Cesenatico. Altre quattro persone risultano disperse, tutti nella provincia di Forlì-Cesena.

Intanto, nel prossimo consiglio dei ministri “porterò uno schema di delibera per estendere gli effetti dello stato di emergenza anche alla provincia di Rimini” ha annunciato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci nel punto stampa alla Protezione civile sull’emergenza maltempo in Emilia-Romagna. Con la proposta di estensione degli effetti dello stato di emergenza a Rimini “si aggiunge alle altre città in cui è in vigore dal 4 maggio, con una aggiunta di 20 milioni per le urgenze e il ripristino della viabilità, oltre ai 10 già previsti per far fronte alle prime spese”.

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In Romagna – la zona più colpita dal maltempo – le parole dei sindaci sono dure. “Abbiamo trascorso una nottata che non dimenticheremo mai più” dice Massimo Isola, sindaco di Faenza, colpita dall’alluvione appena due settimane fa. È esondato il fiume Savio, ma non è l’unico osservato speciale. Tutti i corsi secondari sono esondati la situazione è critica su tutto il territorio” ricorda il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che invita tutti i residenti ad “abbandonare gli scantinati e gli appartamenti al piano terra”. Ancora in queste ore “siamo impegnati in evacuazioni sia per gli allagamenti sia per alcune frane in zona collinare. Quindi – esorta Lattuca – serve massima allerta, dobbiamo mantenere alta l’attenzione non possiamo in alcun modo abbassare la guardia”.

“Situazione drammatica” anche per il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, in contatto costante con i soccorritori che hanno lavorato tutta notte: “Abbiamo avuto migliaia segnalazioni di aiuto per persone che hanno rischiato la vita. Stiamo faticando a contattare le persone che non riescono a caricare il cellulare perché senza corrente da diverse ore”. “La provincia di Ravenna irriconoscibile, distrutta” dice il sindaco Michele de Pascale. “Stiamo usando le palestre delle scuole e anche il museo per accogliere le persone evacuate. I volontari hanno invaso il municipio per dare il proprio aiuto, ma la situazione è ancora molto grave”. Anche nel capoluogo di regione e nell’area metropolitana l’allarme resta alto. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha invitato la popolazione a non utilizzare l’auto per non intasare le strade compromesse per l’esondazione di alcuni torrenti, in particolare in via Saffi alle porte del centro storico.

“Buona parte del nostro territorio è irriconoscibile” ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, rivolgendosi alla cittadinanza: “Siamo ancora in piena allerta massima. Sono in contatto continuo con il governo, al quale abbiamo chiesto di mobilitare tutti i mezzi possibili per far fronte all’emergenza. E continuo a chiedere a tutti voi la massima prudenza. Non avvicinatevi ai fiumi, chi abita in zone vicine ai corsi d’acqua salga ai piani alti. Non muovetevi se non per necessità e seguite le indicazioni dei vostri sindaci e delle autorità competenti”. Grave la situazione dei corsi d’acqua, con 14 fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco.

Secondo la Regione risultano allagamenti diffusi in 23 Comuni: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione. Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.

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Mobilitazione dei soccorsi

Sono ancora in corso le operazioni per mettere al sicuro chi si trova nelle abitazioni a rischio nelle zone colpite dal maltempo, secondo l’ultimo aggiornamento dell’emergenza sul sito della regione Emilia-Romagna. Impegnati circa 600 vigili del fuoco, di cui 300 arrivati da fuori regione, che hanno finora garantito oltre 430 interventi con l’impiego di 200 mezzi e 3 elicotteri. In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili. Mentre sono attese ulteriori precipitazioni intermittenti, nelle prossime ore, fino alla notte. Al momento sono oltre 10.000 le persone evacuate dalle proprie case, principalmente tra le province di Bologna, Forlì Cesena e Ravenna.

Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari, oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni dalla Brigata San Marco. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come farà la Guardia di Finanza.

Sono oltre 1200 i volontari oggi in campo per portare soccorso alla popolazione. Sono 700 quelli provenienti dai coordinamenti di tutte le provincie della Regione. Circa 370 appartengono alle colonne mobili delle Regioni Toscana, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. 139 quelli appartenenti a 14 associazioni nazionali di protezione civile. Dal 2 maggio, data dell’inizio del maltempo salgono così a oltre 7500 le giornate/uomo messe in campo dai volontari di protezione civile.

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