Giunto a Siracusa, prima tappa l’istituto comprensivo ‘Salvatore Raiti’. Il premier Matteo Renzi viene accolto da un coro di bambini che ripetevano “Matteo, Matteo”. Parla con le mamme, con gli insegnati. Dalla folla la voce di una mamma: “Liberaci dai vecchi politici”. Inizia così la prima visita in Sicilia dell’ex sindaco di Firenze. Poi gli annunci. “Abbiamo 2 miliardi di euro pronti sull’edilizia scolastica”. E’ consapevole che “c’è bisogno di denari”. “Ma noi – afferma – stiamo studiando una soluzione per dare una corsia preferenziale in modo da dire che i soldi sulla scuola si spendono con una urgenza maggiore”.
Bisogna dargliene atto che si dal suo insediamento, Renzi ha messo tra le sua priorità, proprio la scuola. “Noi – aggiunge – abbiamo intenzione di partire dalla scuola come investimento educativo e culturale. Non è solo un intervento di natura edilizia. E’ un intervento fondamentale per dire che non c’è stabilità burocratica che tenga se non c’è la stabilità delle aule dei nostri figli. Occuparsi della scuola è un modo per dire a tutti che ci occupiamo delle cose importanti”. Ma annuncia anche che “mercoledì presentiamo il jobs act, gli interventi sulla scuola, interventi per il piano casa”. Anche sul fronte del dissesto idrogeologico, evidenzia che ci sono risorse: “C’è un miliardo, ma c’è chi dice due. Il problema non è la mancanza di fondi, il problema è spenderli”.