Il leader conservatore Kyriakos Mitsotakis ha sconfitto il suo rivale di centro-sinistra nella seconda elezione in Grecia in un mese, dichiarando di avere un “forte mandato” per procedere più rapidamente sulla strada del cambiamento. Il suo partito Nuova Democrazia (ND) ha ottenuto il 40,55 per cento dei voti, quasi 23 punti percentuali in più di Syriza, con il 99,64 per cento dei voti scrutinati. Aveva già sconfitto Syriza a maggio, ma ha indetto nuove elezioni nel tentativo di ottenere la maggioranza.
Nuova Democrazia “è oggi il partito di centro-destra più potente d’Europa”, ha dichiarato ai suoi sostenitori entusiasti ad Atene. A Mitsotakis viene riconosciuto il merito di aver riportato l’economia greca alla stabilità e alla crescita dopo una grave crisi del debito e tre salvataggi internazionali. Anche se molti greci stiano lottando contro la crisi del caro vita, gli elettori hanno scelto di sostenere il partito che promette tasse più basse e una migliore sanità pubblica. Il voto è arrivato undici giorni dopo la tragedia di un’imbarcazione di migranti al largo della Grecia, in cui si pensa siano morte circa 500 persone. Sono stati proclamati tre giorni di lutto, ma il disastro ha avuto poco effetto sulla campagna elettorale e i greci hanno votato per mantenere la stabilità economica.
“Andranno avanti le grandi riforme”
“Il popolo ci ha dato una maggioranza certa”, ha dichiarato Mitsotakis quando è diventata chiara la portata della sua vittoria, “Le grandi riforme andranno avanti rapidamente”. Il mese scorso il suo partito ha sfiorato la maggioranza nel parlamento di 300 seggi e la sua decisione di indire le elezioni nel tentativo di formare un governo stabile e monopartitico è stata confermata dal risultato di ieri. Secondo le regole che vigono in Grecia per una seconda elezione, il partito principale riceve un premio di maggioranza tra i 20 e i 50 seggi. Con oltre il 40 per cento dei voti, Nuova Democrazia ha ottenuto tutti e 50 i seggi. Mitsotakis ha dichiarato di non poter promettere miracoli, ma che Nuova Democrazia ha “obiettivi alti” per trasformare la Grecia con un servizio sanitario pubblico e un’istruzione migliori.
Batosta per l’ex premier Tsipras
Il partito Syriza dell’ex premier Alexis Tsipras è stato sonoramente sconfitto alle prime elezioni e ha perso ulteriore terreno alle seconde, raccogliendo meno del 18 per cento dei voti. Ha smorzato le indiscrezioni sulle sue dimissioni, affermando che la decisione spetta ai membri del suo partito. Una delle grandi storie delle elezioni è stato il successo del partito di estrema destra ‘Spartani’, creato di recente, che ha ottenuto quasi il 4,7 per cento dei voti, superando lo sbarramento del 3 per cento per entrare in parlamento. Spartani è emerso come forza politica soltanto questo mese, quando la Corte Suprema ha bandito un altro partito di estrema destra, i Greci, e il suo fondatore detenuto, Ilias Kasidiaris, ha fatto un endorsement per Spartani. Kasidiaris era stato il portavoce del partito neonazista Alba Dorata, che è stato bandito come organizzazione criminale mentre i suoi leader sono stati condannati a lunghe pene detentive.
Il caso Mitsotakis
Insieme al nazionalista Soluzione greca e all’ultraconservatore Niki (Vittoria), i tre partiti di destra hanno ottenuto quasi il 13 per cento dei voti e 34 seggi. La vittoria di Mitsotakis, 55 anni, ai danni di Syriza di Tsipras è una rarità nella politica greca, in quanto pochi partiti aumentano la loro quota dopo un primo mandato. Inoltre, è riuscito ad attrarre più elettori giovani rispetto al suo rivale. Il suo partito è stato aiutato dalla frammentazione del voto di sinistra, con Pasok (socialista) che ha superato l’11 per cent e Kke (comunista) che si è attestato intorno al 7 per cento. L’affluenza alle urne è crollata di otto punti percentuali rispetto alla prima votazione, scendendo a meno del 53 per cento (52,8).