Dallo spazioporto America in New Mexico è decollato con successo il primo volo spaziale commerciale, con fini non turistici, di Virgin Galactic: a bordo, insieme con un ricercatore Cnr, due ufficiali dell’Aeronautica militare, che mette così una pietra miliare nel dominio aerospaziale nell’anno del suo centenario. La missione suborbitale Virtute-1 con finalità di ricerca scientifica è durata circa 90 minuti.
L’equipaggio era composto dal colonnello Walter Villadei, ingegnere spaziale e cosmonauta al comando della missione e dal tenente colonnello Angelo Landolfi, medico aerospaziale, insieme con Pantaleone Carlucci, ingegnere del Cnr. Il l team scientifico è coordinato dal capitano Giovanni Marfia dell’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare di Milano. Durante il volo suborbitale la cabina della VSS Unity è diventata un laboratorio scientifico per condurre 13 esperimenti, in condizioni di microgravità, su medicina, materiali avanzati, fisica dei fluidi, fisiologia.
Tutti test utili per futuri astronauti ma con riflessi anche sulla vita a Terra, per cui nell’hangar dello spazioporto è stato costruito un laboratorio di ricerca col coordinamento scientifico dell’Aeronautica Militare (e il coinvolgimento dell’Ospedale Maggiore Policlinico e l’Università degli Studi di Milano e del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche). Italiano anche il pilota dello spazioplano, il comandante Nicola Pecile ex pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare che ora lavora per Virgin Galactic.