Meloni-Erdogan, Focus migranti e Mediterraneo

Meloni-Erdogan, Focus migranti e Mediterraneo
Giorgia Meloni e Recep Tayyip Erdogan
11 luglio 2023

L`immigrazione e la strategia nel Mediterraneo sono stati tra i temi al centro dell`incontro bilaterale tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Un incontro definito “lungo” (50 minuti) e “proficuo” da fonti italiane, a conferma degli “intensi rapporti” tra i due Paesi. Erdogan – riferiscono le fonti – ha apprezzato il ruolo dell’Italia nello scenario del Mediterraneo.

Meloni ed Erdogan hanno affrontato il tema degli investimenti nei settori dell’industria e della difesa, e confermato l’obiettivo di un ulteriore slancio nei rapporti economici, per arrivare a un interscambio di 30 miliardi di euro. Meloni ha posto l’accento sulla strategia per il Mediterraneo e il contrasto all’immigrazione clandestina e ha confermato l’interesse alla collaborazione in diversi settori. Nel corso dell`incontro, il presidente turco ha invitato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Ankara.

In piazza per Ucraina nell`Alleanza

“Slava Ukraine”: esordisce così, accolto da lunghi applausi, il presidente ucraino Vladimir Zelensky, in una manifestazione a Vilnius, dove si trova per partecipare al Summit Nato. “L`Ucraina è già de facto dentro la Nato – ha detto Zelensky rivolgendosi ai lituani in lingua ucraina -. Non difendiamo solo noi stessi dalla Russia ma tutti voi. Siamo pronti a difendere l`Ucraina”. Centinaia e centinaia di persone, infatti, si sono date appuntamento nella piazza Lukiškiu, nel cuore di Vilnius, per accogliere il presidente ucraino Vladimir Zelensky, arrivato questo pomeriggio in Lettonia per prendere parte al Summit Nato che si è aperto oggi. “L’Ucraina si candida per entrare nella Nato! Le grandi potenze mondiali avranno abbastanza volontà e coscienza per onorare la promessa fatta nel 2008 di invitare l’Ucraina a diventare un membro a pieno titolo della Nato?”, scrivono gli organizzatori dell`evento. 

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Stoltenberg frena ingresso di Kiev 

In piazza giovani, adulti, famiglie con bambini: tutti con la bandiera giallo-blu e con striscioni e cartelli “Slava Ukraine”. “Insieme mandiamo un messaggio chiaro ai leader mondiali su ciò che la Lituania pensa dell’adesione dell’Ucraina alla Nato”, scrivono gli organizzatori Strong Together, Blue/Yellow, LRT – Lithuanian National Radio and Telev. A spegnere gli entusiasmo, lo stesso segretario della Nato Jens Stoltenberg, secondo cui, Kiev potrà aderire all’Alleanza “quando gli alleati saranno d’accordo e le condizioni saranno soddisfatte”. Stoltenberg ha parlato dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito “assurda” l’assenza di un calendario per l’adesione dell’Ucraina.

Sparisce cenno ufficio in Asia

Intanto, nel comunicato finale del summit Nato di Vilnius sarebbe stato eliminato il cenno all’apertura di un ufficio di rappresentanza a Tokyo per l’Asia orientale. La cancellazione di questo cenno viene in un summit in cui sono stati invitati anche tutti i leader della regione Asia-Pacifico partner della Nato: Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda. È il secondo anno che succede, segno di una particolare attenzione della Nato alla regione cruciale, in cui la Cina sta dispiegando la sua nuova potenza. Secondo fonti accreditate, la frase in cui affermava che la Nato continuerà a trattare con il governo giapponese per l’apertura di un ufficio a Tokyo è sopravvissuta a diversi round di discussioni, ma è stata cancellata nell’ultimo round.

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