Estensione della cassa integrazione su edilizia, escavazione e agricoltura a favore delle aziende colpite da maltempo e ondate di calore. L’annuncio arriva dallo stesso ministro di Lavoro e politiche sociali, Elvira Calderone, al termine del Consiglio dei Ministri, per presentare il decreto varato per fare fronte alle difficoltà dovute agli eventi meteorologici avversi di questi giorni. Queste ore di Cig non andranno a incidere sui tetti massimi e per l`agricoltura c`è una ulteriore possibilità di fruire di questo ammortizzatore: anche solo per alcune ore della giornata lavorativa.
Cig, come funzione
In pratica, il provvedimento, in caso di eventi oggettivamente non evitabili, di chiedere la cig a ore per i lavoratori edili e agricoli, escludendola dal conteggio previsto (rispettivamente 52 settimane nel biennio mobile per la cig ordinaria in edilizia e 90 giorni nell’anno solare per la Cisoa in agricoltura). Nel decreto varato dal governo oggi “ci siamo occupati di due settori: edilizia e escavazione e il comparto dell’agricoltura – ha detto Calderone – particolarmente interessati dagli eventi atmosferici in atto sia al Nord, sia per il caldo che interessa il Mezzogiorno”. “Sugli edili interveniamo per consentire a tutte le aziende che hanno necessità di cassa integrazione ordinaria non solo di farlo, ma di non considerare” l’uso di questa Cig “nel tetto massimo dei periodi concedibili”, ha proseguito.
“In agricoltura, per i lavoratori a tempo indeterminato, facciamo un intervento analogo, senza comprimere il plafond di 90 giornate annue per eventi di Cig. Quello che verrà chiesto dalla data di entrata in vigore del decreto – ha ribadito il ministro – non sarà computabile”. “In agricoltura facciamo una ulteriore misura per fare richiesta interventi anche solo per alcune ore della giornata lavorativa, che prima non era possibile”. Calderone ha spiegato come si tratti di sono due interventi “che ci sono stati richiesti da organizzazioni datoriali e sindacali per attività” in cui il lavoro si svolge “prevalentemente allo scoperto”.
“10 milioni per risarcire turisti in Sicilia”
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha proposto in Consiglio dei Ministri uno stanziamento da 10 milioni per risarcire i turisti in Sicilia a partire dal blocco dell’aeroporto Catania. “La Sicilia è una delle regioni che sta subendo grandi e gravi danni per gli incendi ed il blocco degli aeroporti rischia di mettere in ginocchio uno degli asset più importanti per la Regione quale è il turismo – ha detto Santanchè -. Dovevamo intervenire subito e in maniera risolutiva, per questo siamo intervenuti per il rimborso dei biglietti aerei e delle prenotazioni per quelli che sono rimasti privi di copertura. Il comparto del Turismo potrà sempre fare affidamento su questo Ministero che fa la sua parte a sostegno dei cittadini e dei territori”.
“Compreremo e produrremo Canadair”
Al termine del Cdm, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, dal canto suo, ha sottolineato che “ci sono sempre meno Canadair in giro proprio per la limitata produzione. L’Italia si è candidata ad acquistarne alcuni ma dovrà aspettare ancora 4-5 anni – ha detto Musumeci -: a fronte di questa paradossale situazione che abbiamo scoperto al momento del nostro insediamento si sta lavorando per trovare una soluzione alternativa assieme ad altri Stati membri perché il problema non è solo italiano. E’ assurdo che l’Ue non abbia una flotta di velivoli antincendio degna di questo nome. Anche in Italia speriamo di poter trovare una o più aziende in condizioni produrre velivoli leggeri che possano accumulare acqua da laghetti o dalla superficie del mare come avviene ancora oggi”.