Dossieraggio su politici e personaggi noti, indagato un finanziere dell’Antimafia

Dossieraggio su politici e personaggi noti, indagato un finanziere dell’Antimafia
3 agosto 2023

La bomba è esplosa nella mattinata di giovedì 3 agosto con la notizia di una indagine volta a verificare se c’è stata un’attività di dossieraggio e ricatti su informazioni riservate prese da banche dati pubbliche. La Procura della Repubblica di Perugia sta indagando sull’acquisizione di notizie riservate, in seguito a presunti accessi abusivi a banche dati pubbliche, riferite ad alcuni politici, tra i quali il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Come riporta una nota firmata dal procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, la procura perugina “è titolare di un’indagine originata da una denuncia presentata nell’ottobre 2022 a Roma dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, a seguito della pubblicazione su alcuni giornali di notizie relative alla sua precedente attività professionale”.

 

Tutto nasce nel 2020

 

Cantone precisa che l’inchiesta era inizialmente condotta dalla procura di Roma e coinvolgeva un appartenente della Guardia di Finanza distaccato in un gruppo di lavoro che si occupava di “Segnalazioni di operazioni sospette” in quanto presunto “autore di alcuni accessi a banche dati pubbliche da ritenersi presumibilmente non leviti”. La pubblicazione, nel corso del 2020, su diversi quotidiani di Sos che riguardavano personaggi di primo livello, come Matteo Renzi, Giuseppe Conte e Rocco Casalino, hanno destato i primi sospetti. Poi, nell’autunno scorso, il quotidiano Domani ha pubblicato un articolo sui guadagni percepiti tra il 2018 e il 2021 dal ministro Crosetto, il quale ha presentato un esposto per la divulgazione di dati che lo riguardavano. Da qui la denuncia del ministro della Difesa. Il fascicolo, precisa Cantone, è poi stato trasmesso dalla procura capitolina a quella di Perugia per “le valutazioni di competenze ai sensi dell’art. 11 bis c.p.p”, che riguarda i procedimenti che coinvolgono – come indagato o persona offesa – i magistrati della Direzione Nazionale Antimafia.

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L’auspicio di Cantone

 

Le indagini sono così passate “da aprile scorso” sotto la competenza della procura di Perugia “e si sono ovviamente estese rispetto all’ipotesi originaria di violazione di notizie riservate in danno del Ministro Crosetto e sono state già sentite numerose persone ed esaminata una rilevante quantità di documenti”, si legge ancora nel comunicato della procura guidata da Cantone. La procura di Perugia ha affidato l’inchiesta “al Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Roma”, il cui comandante, d’accordo con lo stesso procuratore Cantone, “ha individuato un pool di investigatori che sta procedendo agli accertamenti con particolare rigore e speditezza”. L’auspicio, precisa Cantone, è che le indagini “siano concluse in tempi più rapidi possibili”.

 

Indagato finanziere

 

Tutti gli accertamenti investigativi, evidenzia ancora il magistrato a capo della procura di Perugia, “vengono condotti con la piena collaborazione e in totale sintonia con il Procuratore Nazionale Antimafia che aveva, già prima dell’avvio delle indagini, provveduto a riorganizzare il sevizio Sos”. Il finanziere, intanto, che ha ammesso gli accessi, dicendo che si trattava di una pratica abituale, era in forza alla Direzione nazionale antimafia, dove non lavora più ed è indagato per accesso abusivo a sistemi informatici. Dai primi accertamenti, secondo quanto riportato dal Corriere e Repubblica, è emerso che la sua attività non era motivata e supportata da richieste della magistratura. Non è escluso il coinvolgimento di altre persone che potrebbero aver avuto accesso ai dati delle Sos. Una vicenda delicata e potenzialmente esplosiva. Il presidente dei senatori di Azione-Italia Viva e componente del Copasir Enrico Borghi in Aula al Senato ha chiesto al governo “una informativa su quanto oggi è riportato su alcuni giornali, e che, se fosse vero, risulterebbe questione di particolare gravità perché lederebbe una serie di prerogative, di tutele e di garanzie costituzionali”.

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