Augurio di Napolitano prima delle dimissioni: il Paese sia unito

Augurio di Napolitano prima delle dimissioni: il Paese sia unito
13 gennaio 2015

 

Sono attese per domani le dimissioni di Giorgio Napolitano da presidente della Repubblica. Il capo dello Stato lo aveva già annunciato nel suo discorso di dicembre e il premier Matteo Renzi da Strasburgo, alla chiusura della presidenza italiana del semestre europeo, ha confermato le dimissioni nelle prossime ore. Renzi ha chiesto al Parlamento europeo un applauso di saluto per un presidente che lascia avendo compiuto un grande percorso di cambiamento, affrontando momenti di grande difficoltà con intelligenza e la saggezza.La lettera di dimissioni sarà consegnata al segretario generale del Quirinale, Donato Marra, che la trasmetterà ai presidenti di Camera e Senato e al capo del governo. Poi inizieranno le procedure formali per l’addio e ci sarà una cerimonia pubblica. Alla fine il capo dello Stato lascerà il Quirinale per tornare nella sua abitazione privata. Napolitano conclude nove anni intensi di presidenza: è l’unico capo dello Stato a essere stato eletto due volte. Alla vigilia delle dimissioni, un importante messaggio, da piazza del Quirinale dove ha salutato i ragazzi arrivati per l’avvio della campagna educativa “Una Vita da Social” organizzata dalla polizia. Dalle telecamere di RaiNews24 ha rivolto al Paese l’augurio affinché “sia unito e sereno, perché viviamo in un mondo molto difficile. Abbiamo visto nei giorni scorsi cosa è successo in Francia. Siamo incoraggiati dalla manifestazione di Parigi – ha detto – ma dobbiamo essere consapevoli della necessità, pur nella libertà di discussione politica e di dialettica parlamentare, di un Paese che sappia ritrovare, di fronte alle questioni decisive e nei momenti più critici, la sua fondamentale unità”.E a un bambino che gli chiedeva se sia contento di lasciare la residenza più prestigiosa d’Italia, ha spiegato di essere “contento di tornare a casa”. “Qui è tutto bello – ha aggiunto – ma si sta molto chiusi”. Ora si apre la partita decisiva sul prossimo presidente. Serve una personalità di grande livello, ha detto Renzi, un degno successore di Napolitano.

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