In ergastolo per errore: sit-in a Roma il 19 settembre

In ergastolo per errore: sit-in a Roma il 19 settembre
4 settembre 2023

Da 32 anni è in carcere per errore? Beniamino Zuncheddu, condannato all’ergastolo per aver ucciso tre persone e cercato di ucciderne un’altra, potrebbe rappresentare il peggior caso di malagiustizia d’Italia. Ne sono convinti dal comitato spontaneo che si è dato appuntamento il 19 settembre prossimo davanti alla sede della corte d’appello penale di Roma, in occasione di una nuova udienza davanti ai giudici della IV sezione. Quel giorno ricomincerà, davanti al tribunale di via Golametto, l’esame dell’istanza di revisione, che è stata presentata dalla stessa procura di Cagliari.

Zuncheddu, entrato in carcere a 27 anni ed ora ne ha 59, da parte sua ha sempre negato ogni responsabilità. Lui è stato condannato in via definitiva per essere l`autore della strage di Sinnai avvenuta nel cagliaritano l`8 gennaio 1991. Quel giorno, in prossimità di un ovile, vennero uccisi il proprietario della fattoria Gesuino Fadda, suo figlio Giuseppe e il pastore Ignazio Pusceddu e viene anche ferito Luigi Pinna, marito di una delle figlie di Fadda. Ma sono tanti i fatti che non quadrano. Beniamino Zuncheddu ha “una spalla fuori uso dalla nascita” e dunque non avrebbe potuto imbracciare e utilizzare l`arma con la rapidità e sicurezza necessarie, tenuto conto che il killer aveva dovuto agire in pochi minuti.

Come spiega il blog ‘Terzultima fermata’ le condizioni di luce al momento del fatto e la posizione del teste oculare lasciano diversi dubbi rispetto alla reale possibilità che l’uomo possa aver visto le fattezze dell`assassino. Inoltre il teste principale avrebbe dichiarato il falso indotto da un investigatore dell’epoca. Pinna – si sottolinea – “nell`ambulanza che lo porta in ospedale dichiara ai carabinieri di non poter riconoscere l`assassino perché aveva un collant da donna sul volto; un mese e mezzo dopo aveva cambia versione e sostiene che in realtà l`assassino era a volto scoperto ed identificabile”.

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