Visco “striglia” la Bce: “Rischio evidente” se si esagera sui rialzi dei tassi

Visco “striglia” la Bce: “Rischio evidente” se si esagera sui rialzi dei tassi
Ignazio Visco
6 settembre 2023

 Al Consiglio direttivo della Bce c’è chi continua a sostenere che sia “meglio sbagliare per eccesso” sui rialzi dei tassi di interesse, piuttosto che sbagliare per difetto. “Io credo che sia veramente sbagliato: credo che bisogna evitare di fare troppo”. Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, “striglia” la Bce, evidenziando che “il rischio è evidente, perché per come è costruita la nostra economia, abbiamo effetti ritardati” dai rialzi del costo del danaro, “e già stiamo osservando come il credito sta andando giù. E non è ancora trasferita completamente” la stretta di politica monetaria già operata.

“Siamo vicini al livello nel quale fermare l’incremento dei tassi d’interesse” puntella il governatore della Banca d’Italia, rimarcando che occorre essere “prudenti nel guidare il livello dei tassi in linea con l’andamento dell’economia”. “Per la crescita economica – obietta Visco – non bisogna usare la politica monetaria, che ha altri obiettivi: mantenere i prezzi stabili e anche la stabilità finanziaria, magari con una Unione Europea più coesa”. Nel percorso di inasprimento monetario, non ci sono stati “effetti collaterali” derivanti da tassi d’interesse troppo elevati ed ha affermato che la BCE “non ha difficoltà ad uscire dall’ampio debito dei nostri portafogli. Il mercato ci sta sostenendo”, sostiene ancora Visco.

“Le aspettative di inflazione si sono riportate al 2%, sono stabili”, dice il numero uno della Banca d’Italia, ricordando che “i tassi a medio termine sono abbastanza restrittivi” e “questo è quello che bisognava fare”. Parlando della fase di normalizzaizone, afferma che i tassi “sono stati fatti salire molto rapidamente, a volte un po’ troppo rapidamente, secondo me, ma sono andati dove dovevano andare”. Il governatore ricorda, inoltre, che, a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, “c’è stata una caduta di reddito e bisognava proteggere i più deboli. In alcuni Paesi europei, come per esempio Germania e Olanda, è scattato un aumento delle retribuzioni forte ed era inevitabile cercare di contenerlo molto rapidamente”.

C’è anche il capitolo sul Superbonus che secondo Visco “doveva finire presto”. “Il fatto che sia andato avanti così, addirittura che sia cresciuto, e forse c’erano meccanismi un po` strani, lo abbiamo detto noi, lo ha detto l’Ufficio del Bilancio, ma era abbastanza così”. Più in generale “ci sono stati degli interventi necessari durante la pandemia, altri interventi necessari per contrastare l`effetto negativo, su alcune categorie più deboli, che siano imprese o famiglie, dell`aumento dei prezzi dell`energia, ma non possono essere strumenti permanenti in atto nel tempo da mantenere”, conclude.

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