Musicista ucciso a Napoli, a funerali autorità e gente comune

Musicista ucciso a Napoli, a funerali autorità e gente comune
6 settembre 2023

Molti ragazzi, gente comune e tante autorità per i funerali di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso da un 17enne il 31 agosto scorso. A Napoli, nella chiesa del Gesù Nuovo, sono arrivati il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha abbracciato a lungo la mamma, il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco partenopeo, Gaetano Manfredi. Presenti anche Antonio Bassolino, Sergio Costa e lo scrittore Maurizio De Giovanni. A suonare le musiche sacre alcuni compagni musicisti di Giogiò.
Sulla bara, posta ai piedi dell’altare, tanti fiori bianchi e fotografie del ragazzo ucciso. La chiesa è gremita ed è impossibile fare entrare altre persone che sono rimaste nella piazza dove è stato allestito un maxi schermo.

 

Suono corni danno avvio a funerali

 

Il suono dei corni, lo strumento che suonava Giovanbattista Cutolo nell’orchestra Scarlatti Camera Young, hanno dato l’avvio ai funerali del 24enne nella chiesa del Gesù Nuovo di Napoli. La bara, bianca, è stata spostata dalla parte centrale della navata sino ai piedi dell’altare. Un lungo applauso e un silenzio irreale hanno sottolineato questo momento. Tutti in piedi i presenti che hanno reso omaggio al musicista ucciso lo scorso 31 agosto. Sul feretro sono stati sistemati fiori, una foto del ragazzo e il suo corno.

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L’arcivescovo: anch’io sono colpevole

 

“Il pianto dei giovani amici di Giovanbattista aiuti questa città, questa comunità, a mettere da parte distrazioni e banalità, diffidenza e rassegnazione, ad essere madre che partorisce, che dona vita ai suoi figli – ha detto nell’omelia, l’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, durante i funerali del 24enne Giovanbattista Cutolo -. Le lacrime della sua famiglia e di chi lo ha amato ci aiutino a pulire i nostri occhi offuscati e vedere che il bene è superiore al male, che la parte sana della nostra città è di gran lunga più ampia di quella malata. E che proprio per questo è arrivato il momento che si faccia sentire e vedere! Ancora troppi sono i silenzi che fanno male”. 

“Se qualcuno un tempo ha detto ‘fuggite’, e qualcun altro oggi dice ‘scappate’, io vi dico: restate! Restate! E operate una rivoluzione di giustizia e di onestà – ha continuato l’arcivescovo -. Restate e seminate tra le pietre aride dell’egoismo e della malavita il seme della solidarietà, il fiore della fraternità, la quercia della giustizia. “Giovanbattista, figlio e fratello mio, accetta la mia richiesta di perdono! Perché sono colpevole anche io! Fin dal primo giorno dell’arrivo in questa città mi sono reso conto dell’emergenza educativa e sociale che la abitava e ho cercato di adoperarmi con tutto me stesso, di appellarmi alle istituzioni locali e nazionali, alla buona volontà di tutti ma evidentemente non è bastato, forse avrei dovuto non solo appellarmi ma gridare fino a quando le promesse non si fossero trasformate in progetti e le parole e i proclami in azioni concrete! Perdonami se non ho gridato abbastanza – ha concluso l’arcivescovo – perdona me e la mia Chiesa se quello che facciamo, pur essendo tanto, è ancora poco, troppo poco”. 

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Lungo applauso per omelia

 

Un caloroso e lungo applauso ha concluso l’omelia dell’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, nel corso dei funerali di Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne ucciso lo scorso 31 agosto. Nella chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, dove si stanno celebrando i funerali, sono moltissime le persone in piedi e tutti i posti a sedere sono occupati. Le parole del presule sono state accolte, più volte, da applausi. Al termine dell’omelia, la mamma di Giogiò si è avvicinata alla bara e, a lungo, ha abbracciato il feretro. La donna, sin dall’inizio dei funerali, ha lasciato il suo banco e si è accomodata in quello delle autorità, tra il governatore Vincenzo De Luca e il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi.

 

La mamma: andrò da Meloni

 

“Domani andrò dalla premier Meloni perché lei mi è molto vicina e le istituzioni sono venute tutte” ha annunciato Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo. “La morte innocente di Giovanbattista – ha aggiunto uscendo dalla chiesa del Gesù Nuovo dove si sono svolti i funerali – deve servire al riscatto dell’umanità. E’ stato un crimine contro l’umanità uccidere mio figlio”.

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