È salito a oltre 50 vittime e oltre 60 feriti il bilancio dell’esplosione avvenuta oggi nei pressi di una moschea nella provincia del Baluchistan, nel Pakistan sud-occidentale. Javed Leheri, ufficiale della polizia locale ha confermato che si è trattato di “un attacco suicida” avvenuto vicino a un’auto di polizia addetta alla sicurezza del corteo. Fra le vittime anche un sovrintendente di polizia. La persona che si è fatta saltare in aria ha preso di mira un raduno religioso che si svolgeva questa mattina per la celebrazione di Eid Miladun Nabi, la festa islamica per il compleanno del Profeta Maometto.
Il bilancio della strage è in continuo aggiornamento e si teme possa ulteriormente aggravarsi, considerato che molti dei feriti sono in gravi condizioni. Al momento nessuna organizzazione ha rivendicato l’attentato suicida, ma la provincia colpita – quella del Baluchistan, vicino al confine con l’Afghanistan – è nota per la sua instabilità e da settimane preda di attacchi crescenti da parte di gruppi militanti, a pochi mesi dalle elezioni politiche nazionali in programma il prossimo gennaio. “L’attentatore si è fatto saltare in aria vicino a un veicolo della polizia”, ha detto il viceispettore Munir Ahmed all’agenzia di stampa Reuters.